01/01/2013 - 01:00

Italia in Giappone, opportunità dopo Fukushima: Al via Corrente Japan Desk!

Dopo il disastro nucleare di Fukushima, il Giappone è una nuova terra di sviluppo per le rinnovabili. Il Progetto Corrente guarda infatti proprio al Paese colpito dal terremoto e dallo tsunami per le forti potenzialità, puntando a valorizzare il made in Italy e la filiera di settore.
In occasione del 'World Smart Energy Week', principale expo nipponico su energie rinnovabili, efficienza energetica e smart grid, il Gse con il Progetto Corrente assieme all'Ambasciata d'Italia e all'ICE hanno fatto da capofila a una ventina di società interessate al Sol Levante, accompagnandone sette alla kermesse che si è tenuta nella capitale giapponese dal 29 febbraio al 2 marzo scorso.

A tale scopo, è stato lanciato il 'Corrente Japan Desk', strumento virtuale concepito per dare continuità alla Missione e per essere un'interfaccia bilaterale settoriale nei rapporti commerciali, industriali e scientifici, considerando che - secondo le stime dell'European Photovoltaic Industry Association - il Giappone potrebbe avere un aumento del 50% nella domanda di pannelli solari nel 2012, a 1,5 gigawatt, trainato dagli incentivi che andranno a regime in estate per compensare la progressiva uscita dal nucleare.

Tutte le imprese italiane aderenti a Corrente interessate a conoscere le opportunità offerte dal mercato giapponese delle rinnovabili possono inviare la propria richiesta all'indirizzo email corrente.japan@gse.it e riceveranno informazioni inerenti il prossimo sistema incentivazione locale previsto per le FER. È inoltre possibile inviare specifiche richieste di matchmaking al fine di entrare in contatto con le controparti giapponesi interessate a incontrare partner italiani.

A margine del World Smart Energy Week il GSE ha partecipato a un seminario sul sistema di incentivazione italiano promosso dall'Ambasciata d'Italia in Giappone cui hanno partecipato 20 aziende giapponesi del settore come Sharp, Toshiba, Panasonic, NEC, Itochu e Mitsubishi Heavy Industries oltre che le 7 aziende italiane partecipanti alla Missione.

Fonte: corrente.gse.it
Vesna Tomasevic
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