01/01/2013 - 01:00

Puglia: 31 milioni per edifici energeticamente efficienti

Parte il programma della Regione Puglia per l'efficientamento energetico e il miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici pubblici. Così scuole e palazzi municipali diventeranno più efficienti sotto il profilo energetico, disperdendo meno calore e producendo energia in proprio da fonti rinnovabili.
Un processo di trasformazione che, dopo l'avvio di procedure articolate, prende il via concretamente con la firma dei primi 64 disciplinari (corrispondenti ad altrettanti progetti), tra la Regione Puglia e gli Enti che si sono già aggiudicati le risorse, cioè 53 Comuni e una Provincia (Brindisi) appartenenti a 6 Aree Vaste ("Metropoli Terra di Bari", Valle d'Itria", "Area Vasta Brindisina", "Salento 2020", " Lecce 2005-2015", "Area Vasta Tarantina"). I disciplinari di oggi valgono 31,7 milioni di risorse pubbliche (provenienti dal PO FESR 2007-2013) e permetteranno interventi per 37,6milioni, di cui 5,9milioni saranno erogati dai Comuni a titolo di cofinanziamento. Le risorse sono state assegnate dalla Regione non con bandi ma attraverso procedure negoziali con le Aree Vaste. In sostanza Comuni e Province hanno inviato le loro proposte alle Aree Vaste, queste hanno individuato gli interventi da finanziare, presentandoli alla Regione che ha provveduto a ripartire le risorse.

I 31,7milioni serviranno a rendere energicamente efficienti 53 scuole di ogni ordine e grado, 10 sedi municipali e 1 mercato ortofrutticolo. Questa trasformazione si compirà nell'arco di un anno.
Ma in cosa consiste concretamente? Saranno realizzati interventi edilizi e migliorati gli impianti termici. Dunque, a seconda delle situazioni, si sostituiranno le caldaie, si modificherà la copertura dei tetti, si procederà all'isolamento acustico e termico degli edifici, si utilizzeranno infissi a taglio termico, si useranno le fonti rinnovabili e, per gli interventi edilizi, saranno impiegati solo materiali ecosostenibili.
Al termine dei lavori gli edifici dovranno raggiungere un significativo miglioramento della sostenibilità ambientale, cioè il livello 2 - così si chiama tecnicamente - di efficientamento energetico del Protocollo Itaca, che è lo strumento di valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici. In sostanza non dovranno disperdere né calore né energia. Perché è proprio la dispersione il vero problema degli edifici pubblici pugliesi. Un difetto, dovuto soprattutto a vecchie tecniche di costruzione, che oggi è misurabile con indagini termografiche in grado, grazie a sofisticati strumenti tecnici, di scattare una vera e propria fotografia della dispersione prima e dopo gli interventi.

"Per noi - ha detto la vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone - risparmiare energia è il primo passo per "produrre" energia. Per questo oggi aggiungiamo un tassello fondamentale ad uno dei capisaldi di questo governo regionale. Le nostre politiche infatti oltre a promuovere la diffusione delle rinnovabili anche per l'autoconsumo, si occupano attivamente di rendere più efficienti gli edifici sotto il profilo energetico. La promozione del risparmio energetico e dell'impiego di energia solare nell'edilizia pubblica non residenziale è un'azione alla quale abbiamo assegnato in tutto 110milioni di euro, un investimento rilevante che ci permetterà di continuare a spingere lo spostamento dei pannelli dai campi ai tetti".
Marilisa Romagno
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