01/01/2013 - 01:00

Efficienza energetica e rinnovabili, fondamentali per la politica energetica

Si è svolta nei giorni scorsi a Roma la Tavola Rotonda "Le prospettive delle rinnovabili dopo il Decreto Lgs 28/2011 e il Quarto Conto Energia", organizzata da ISES ITALIA per dimostrare come le rinnovabili siano in grado di soddisfare una quota crescente dei consumi finali di energia, già nel 2020 presumibilmente superiore a quella (17%) concordata con la CE, in modo efficiente, a costi rapidamente decrescenti, tutelando l'ambiente e il territorio e creando filiere industriali.
La parola ricorrente durante la giornata è stata "pro-attività", un termine che, a detta dei presenti, deve imperare non solo negli atteggiamenti, ma anche nelle logiche, elementi per troppo tempo arenati in un determinismo statico e poco efficace. "È ora di passare all'attacco - ha detto il Presidente di ISES ITALIA, G.B. Zorzoli, che ha coordinato l'incontro - e l'obiettivo deve essere la definizione di una piattaforma comune per il futuro". In linea con quanto affermato da Zorzoli, anche Simone Togni, uno dei due Vice Presidenti dell'Associazione insieme a Roberto Vigotti, secondo il quale è necessario e doveroso superare le diatribe degli ultimi mesi, finalizzate a dimostrare quanto il proprio verde sia più verde di quello degli altri. "ISES ITALIA - ha precisato - darà il suo contributo in questa direzione, stimolando il necessario cambio di marcia con il supporto della conoscenza e della competenza che ci contraddistinguono".

A partire dalle nuove opportunità offerte dal successo referendario, infatti, il futuro deve puntare alla costruzione di una credibile proposta condivisa. Per il Vice Presidente Roberto Vigotti, le rinnovabili devono smettere di giocare nel mercato elettrico. "La parola d'ordine - ha dichiarato - oltre a pro-attività deve essere competitività, un termine che va a escludere ogni forma di speculazione e illegalità". Critiche anche le sue considerazioni in merito a quello che sta succedendo nel Mediterraneo, "un'area dalle enormi potenzialità di sviluppo per le FER, nella quale però l'Italia non riesce ad essere protagonista, ma risulta relegata al ruolo di "tappetino" per alleanze franco-tedesche". Il pubblico dei presenti, la maggior parte Soci dell'Associazione, sembra aver recepito l'invito di ISES ITALIA a tornare a essere protagonisti e ha partecipato attivamente al dibattito, lanciando appelli, dichiarazioni e considerazioni. Gli operatori delle rinnovabili, infatti, nonostante il superamento della stasi che ha paralizzato il settore negli ultimi mesi, si trovano ancora oggi in difficoltà sia burocratiche che operative. ISES ITALIA ha raccolto le testimonianze e si è proposta di attivarsi per risolvere le cose.

Al di là delle specifiche difficoltà in cui si trova il settore delle rinnovabili, ci sono anche altre problematiche relative al "sistema Italia" che devono essere combattute e superate. Le FER non sono un fine, ma solo uno degli strumenti necessari alla realizzazione della green economy, cioè di un assetto economico-sociale capace di garantire uno sviluppo sostenibile, dove, accanto alla dominanza delle rinnovabili nel soddisfacimento della domanda di energia, sia realizzata una gestione più razionale, efficiente ed efficace di tutte le risorse: materie prime e residui, ma anche territorio, beni culturali, tempo libero. Una gestione che per essere tale deve necessariamente coinvolgere in presa diretta i cittadini e quindi realmente partecipata.
Tommaso Tautonico
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