01/01/2013 - 01:00

"SI' ai referendum: generosità per le generazioni future"

Leoni su riforma fiscale annunciata dal Presidente Berlusconi: "Ridurre le tasse? Cominciamo dal taglio alle spese per le centrali nucleari". Il costo di due soli impianti, infatti, equivarrebbe a una nuova tassa da 30 miliardi di euro totalmente a carico dei cittadini.
"Votare SI ai referendum di domenica e lunedì su acqua e nucleare è un generosità verso le generazioni future alle quali dobbiamo garantire sicurezza, energie pulite e risorse primarie distribuite e condivise secondo principi democratici - ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia - Il nostro impegno per informare, coinvolgere e convincere i cittadini italiani in questi mesi è stato enorme, dagli incontri e dibattiti alle informazioni 'porta a porta', dalle campagne sul web al coinvolgimento di testimonial, dalle catene umane ai runners nel centro storico di Roma. Uno dei grandi risultati che abbiamo già ottenuto è stato quello di poter aprire dibattiti pubblici e diffusi sul territorio su temi importanti come la gestione delle risorse e dell'energia.

I cittadini stanno capendo che non abbiamo bisogno di nuova energia inquinante, ma di superare la dipendenza dalle fonti fossili e promuovere la nuova economia il cui motore sono le energie rinnovabili e il risparmio e l'efficienza energetica. I cittadini hanno anche capito che privilegiare i privati nella gestione dell'acqua porta solo svantaggi: il centro studi di Mediobanca ha rilevato che la gestione privata dell'acqua fa aumentare le tariffe del 60% e diminuire del 66% gli investimenti. Se vinceranno le ragioni del SI il paese potrà finalmente avviarsi con decisione verso un futuro più pulito e un'economia diversa".
E a proposito dell'annuncio del Presidente Berlusconi sulla riforma fiscale Leoni ha aggiunto:

"Se davvero il Presidente del Consiglio vuole ridurre le tasse, cominci a non costruire centrali nucleari. Il costo di due soli impianti, infatti, equivarrebbe a una nuova tassa da 30 miliardi di euro totalmente a carico dei cittadini. Lo ha affermato anche Tremonti ammettendo che il nucleare rappresenta solo un debito. Lo conferma l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, che ha chiesto un'apposita tassa per realizzare gli impianti atomici. E' bene che i cittadini sappiano quanto potrebbe costarci il nucleare il cui sviluppo tecnologico è rimasto fermo agli anni '70, mentre l'efficienza delle rinnovabili è cresciuta negli ultimi dieci anni del 70% ed è in continuo sviluppo". "Le centrali nucleari non rappresentano un'opzione economicamente competitiva, tanto più in un regime di libero mercato - ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Energia e Clima del WWF - Perché allora i cittadini si dovrebbero accollare questo rischio, attraverso lo Stato, se sono le imprese le prime a non farlo?"
Marilisa Romagno
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