01/01/2013 - 01:00

Insieme per prevenire i rischi di illegalità nelle rinnovabili

A Terra Futura si presenta il progetto SCORE (Stop Crimes on Renewables and Environment). Zanchini (Legambiente): "L'illegalità nelle rinnovabili è un'eccezione, ma serve uno sforzo comune per nuove regole e maggiore trasparenza".
Le energie rinnovabili sono in continuo sviluppo in Italia, ma alcuni fenomeni di illegalità e di infiltrazione criminale rischiano di ostacolare la svolta del paese verso un futuro verde, sempre meno dipendente dai combustibili fossili. E' questo il tema del seminario "La buona energia. Le energie rinnovabili sulla strada della legalità", che si terrà sabato 21 maggio a Firenze, presso la fiera delle buone pratiche di sostenibilità Terra Futura. Nel corso del seminario sarà presentato il progetto SCORE (Stop Crimes on Renewables and Environemnt - Fermiamo i crimini nelle rinnovabili e nell'ambiente), coordinato dalla Fondazione Culturale di Banca Etica e finanziato dalla Commissione Europea. "Il progetto è partito alla fine del 2010 e si concluderà nel 2012", spiega Mariateresa Ruggiero, direttore della Fondazione Culturale Responsabilità Etica. "Lo scopo è quello di analizzare gli aspetti critici, i casi di illegalità e di infiltrazione criminale che hanno colpito l'eolico, il solare e la filiera del legno, per promuovere buone prassi e proporre nuovi criteri alle pubbliche amministrazioni e al mondo bancario, in modo da prevenire il verificarsi di nuovi casi di illegalità".

Due le buone prassi che saranno presentate nel corso del seminario: il progetto Horcynus Orca di Messina, illustrato dal prof. Gaetano Giunta e l'impresa pugliese Jonica Impianti, specializzata nel mini-eolico. "L'eolico è di gran lunga il settore economico meno condizionato da fenomeni d'illegalità", ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente, che aprirà i lavori. "Le rinnovabili producono profitti e tutto ciò che produce profitti interessa alla mafia. Ma questo non significa che le energie pulite nel nostro paese siano in mano a organizzazioni mafiose". Il problema però esiste e si associa spesso all'incertezza legislativa o alla mancanza di trasparenza nelle procedure di autorizzazione per gli impianti. Criticità che ha rilevato la Fondazione Culturale di Banca Etica nella fase preliminare della sua ricerca. "I casi di infiltrazione criminale evidenziati dall'Operazione Eolo in Sicilia e le speculazioni nel fotovoltaico in alcuni regioni italiane hanno messo in luce alcuni punti di debolezza", spiega Mariateresa Ruggiero. "Sia a livello di amministrazioni pubbliche, che spesso non hanno vigilato con la necessaria attenzione, sia nel settore bancario, che in molti casi ha finanziato imprese opache, senza condurre ricerche approfondite di due diligence".

La filiera del legno, analizzata dai ricercatori dell'Università di Padova e da CDIE, ha evidenziato, infine, una serie di "nuove illegalità", come il riciclaggio di denaro sporco tramite l'acquisto di lotti boschivi o il doppio conteggio di aree forestali nei progetti per la compensazione della CO2. "Le nuove illegalità si aggiungono alle illegalità storiche, come i tagli irregolari, gli incendi dolosi o i pascoli abusivi", spiega il prof. Davide Pettenella, docente di economia forestale all'Università di Padova. "Per prevenire e ridurre i fenomeni di illegalità nella filiera del legno serve prima di tutto una maggiore trasparenza nella spesa pubblica nelle aste per i servizi forestali". Tra i partner del progetto SCORE interverranno a Terra Futura anche i rappresentanti di Arci, Valore Sociale e SAO (Saveria Antiochia Omicron).
Tommaso Tautonico
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