01/01/2013 - 01:00

Energia dai vulcani: Marsili, il giacimento del Tirreno

Una società marchigiana, la Eurobuilding, ha avviato nel 2006 un progetto per lo sfruttamento geotermico del vulcano sottomarino Marsili, il più grande d'Europa, che si trova nel Mar Tirreno a 140 km a nord dalla costa siciliana. A regime, l'impianto produrrebbe quanto una centrale nucleare di media grandezza.
Il Marsili è un vulcano gigantesco che giace a un centinaio di chilometri dalla costa meridionale dell'Italia: sommerso nel Mar Tirreno, è stato scoperto solo negli anni '20 del secolo scorso e negli ultimi tempi si sono moltiplicati gli studi nei suoi confronti, sopratutto per valutarne il possibile impatto distruttivo sulle coste vicine in caso di un'eruzione (e del conseguente tsunami provocato). E' infatti ancora attivo e produce fuoruscite di magma costantemente.

Questo sua attività ha però suscitato anche un interesse ben diverso, quello di sfruttarne le altissime temperature prodotte (può far raggiungere i 400° C all'acqua marina circostante) per farlo diventare una gigantesca centrale elettrica geotermica. Già dal 2006, la Eurobuilding, società di Servigliano (AP) che si occupa di ingegneria ambientale con un occhio alla tutela del territorio, ha attivato uno studio per valutarne la fattibilità.

A fronte di un investimento totale stimato intorno ai 2 miliardi di euro (larga parte del costo è dovuto per la progettazione ad hoc delle strutture di sostegno all'impianto di produzione) il così denominato "Marsili Project" può far raddoppiare entro il 2020 la quota di energia prodotta a livello nazionale dal geotermico, che è ferma da tempo all'1% (se si sfruttassero tutte le fonti geotermiche sottomarine del Tirreno Meridionale si potrebbe arrivare nei prossimi 30 anni a coprire il 7 - 10 % del fabbisogno di energia nazionale). Si stima che potrebbe produrre annualmente fino a 4 Twh di energia elettrica, pari a quelli prodotti da una centrale nucleare di media taglia .

La realizzazione di quest'opera monumentale (prima piattaforma offshore al mondo di questo tipo), ha ottenuto dal 2009 il placet del Ministero per lo Sviluppo Economico (Conferimento Permesso di Ricerca), e si avvale del supporto di un comitato scientifico composto dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanolgia INGV, dal Centro di Ricerche e Studi Sperimentali per le Geotecnologie dell'Università di Chieti CeRS-GEO, dall'Istituto di Scienze Marine ISMAR del CNR e dall' Università Politecnica di Bari.

Il progetto è composto da tre fasi successive (esplorazione, perforazione, produzione), ed entro il 2012 si prevede la creazione del primo pozzo geotermico così da giungere al 2015 per l'installazione di una prima unità produttiva (con una potenza di 200 Mwe).

Link di interesse:
http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=eneaperdettagliofigli&id=127
http://www.eurobuilding.it/marsiliproject/ (sito del progetto)
http://it.wikipedia.org/wiki/Vulcano_Marsili

(autore: Eugenio Minucci)
Allegati:
Riccardo Bandello
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