01/01/2013 - 01:00

Moratoria nucleare: i primi commenti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la moratoria di un anno sul piano nucleare del governo che voleva la realizzazione delle quattro centrali previste dal piano approvato nel 2008 e si da' 24 mesi per elaborare una strategia sul nucleare. Di seguito le dichiarazioni del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e del presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
 
"La moratoria di un anno sul nucleare è una decisione di buon senso, di cautela, di rispetto per la preoccupazione dei cittadini di fronte a eventi straordinari che hanno suscitato grande inquietudine nell'opinione pubblica" ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.
"Oggi, a quasi due settimane dal sisma e dallo tsunami che hanno devastato il Giappone, non abbiamo ancora piena chiarezza su ciò che è accaduto e su ciò che sta tutt'ora accadendo. Dopo una primissima fase in cui le notizie sul fronte nucleare riferivano del riuscito fermo di tutte le centrali, si e' andato evolvendo uno scenario sempre più preoccupante che ha imposto ai Governi di tutto il mondo l'esigenza di un approfondimento sul tema della sicurezza. Una esigenza che si e' posta in termini molto più pressanti nei paesi che ospitano entro i loro confini le centinaia di centrali nucleari in questo momento in esercizio, ma che è stata fortemente sentita anche dall'Italia "circondata" dalle centrali straniere".
 
"Una analoga riflessione e' stata svolta in sede UE e sin da martedì scorso e' stato deciso di avviare stress-test nelle centrali con particolare attenzione a quelle piu' vecchie. In questo ambito il governo italiano si e' mosso in sintonia con i partner europei condividendo la centralità del tema della sicurezza. Abbiamo detto e ribadiamo che nessuna scelta che metta a rischio salute e sicurezza dei cittadini sarà mai fatta da questo Governo. Abbiamo inoltre sempre sostenuto che sarebbe sbagliato assumere decisioni sul nucleare - in un senso o nell'altro - sull'onda dell'emotività comprensibilmente innescata dall'incidente in Giappone. Da qui la scelta di dare al Governo ed al paese una pausa di riflessione, un anno di moratoria nel corso del quale sara' possibile avere piena e completa informazione sull'incidente di Fukushima, piena consapevolezza dei livelli di sicurezza negli impianti esistenti ed in quelli che vengono realizzati oggi con le tecnologie più moderne. Alla luce di questo quadro di riferimento e superata l'emergenza di queste settimane, sarà possibile, crediamo, assumere in maniera più attenta e serena ogni decisione" ha concluso il ministro.
 
In risposta all'approvazione di questo decreto da parte del Consiglio dei Ministri, il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza ha dichiarato "Il governo vuole solo evitare che gli italiani vadano al voto con l'incubo del ritorno dell'atomo nel Paese. Lo stop di un anno e addirittura due anni per decidere la strategia significa, di fatto, rimandare ogni scelta non solo oltre le prossime elezioni amministrative ma anche oltre quelle politiche del 2013". 
"E' fin troppo evidente che il governo sa bene che il Paese non vuole il nucleare e che insistendo perderebbe consensi come dimostrano anche gli ultimi turni elettorali tedeschi dopo la decisione della Merkel di allungare la vita delle vecchie centrali. Così fa il camaleonte, si camuffa e fa finta di ripensare a una politica energetica che invece non ha alcuna intenzione di cambiare. Del resto è cosa già vista con le ultime elezioni regionali. Oggi è difficile pensare che gli italiani caschino in questi trucchetti. Andremo a votare in massa il referendum contro il nucleare", ha concluso Cogliati Dezza.
Lisa Zillio
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