01/01/2013 - 01:00

Nucleare? No grazie!

È la risposta che la maggior parte degli italiani darebbe alla fatidica domanda sul nucleare. A riferirlo un'indagine condotta su un campione di 800 persone dall'istituto Panel Data di Padova.
 
L'"effetto Giappone" ha colpito nel segno: solo il 22% degli italiani è favorevole al nucleare, quasi la metà della percentuale di cittadini che un anno fa avrebbe approvato la costruzione di una centrale nucleare in Italia.
I consensi sono precipitati dal 40,5% del 2010 al 22% degli ultimi giorni
 
Una quota che diminuisce ancora (16%) di fronte alla prospettiva che una centrale nucleare possa sorgere nelle vicinanze della propria abitazione (il cosiddetto effetto "NIMBY": Not In My Back Yard). 
L'opposizione al nucleare si registra soprattutto tra i giovani e nelle regioni del Sud (oltre l'80% risulta i contrari); non sembra invece influenzata dall'appartenenza politica dell'intervistato.
 
Michele Pasqualotto, coordinatore della ricerca, ha dichiarato: "Esiste quindi una concreta possibilità che i progetti nucleari italiani non vedano la luce. Circa due intervistati su tre, infatti, sono a conoscenza del referendum abrogativo indetto per giugno, ed il 58% dichiara che andrà a votare. Se si raggiungerà il quorum dei votanti, dato che la stragrande maggioranza degli intervistati si è dichiarata contraria al nucleare, il percorso intrapreso dal Governo potrebbe subire una brusca frenata."
 
Lisa Zillio
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