01/01/2013 - 01:00

In EU si ripensa al mix energetico. E in Italia?

Mentre impazza il dibattito sulla sicurezza energetica, nella conferenza organizzata da APER - Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili a Bruxelles le diverse Istituzioni europee hanno ribadito il ruolo prioritario delle rinnovabili.
 
Durante la conferenza "Renewable Energy Strategy for Europe", sono state presentate e discusse diverse esperienze nazionali europee per meglio definire la nuova politica industriale ed energetica di lungo termine.
L'instabilità nord-africana e il disastro giapponese spingono infatti a riflettere su quale potrebbe essere il migliore mix energetico possibile.
Interessanti esempi in Spagna e Germania hanno dimostrato come le rinnovabili possano risolvere il "dilemma del mix di approvvigionamento", oltre a definire l'esistenza di un ulteriore e inatteso potenziale di crescita. 
 
Patrizia Toia, Vicepresidente della Commissione ITRE del Parlamento UE ha riferito la posizione della Commissione in seguito ai recenti avvenimenti e la necessità di ripensare il mix energetico con un maggiore utilizzo delle rinnovabili, mentre Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione UE, ha riconosciuto il ruolo crescente delle rinnovabili nel futuro mix e dichiarato la necessità di dotarle di adeguato supporto per garantirne lo sviluppo.
 
Per quanto riguarda l'Italia Carlo Durante, Consigliere APER, ha dichiarato: "L'UE non ha ancora completato il suo lavoro, per quanto ci riguarda. L'adozione della Direttiva 28/09 è un fallimento: l'Italia è e resta un Paese non in grado di raggiungere gli obiettivi né di essere fra i leader nella rivoluzione energetica. Il nostro è un ritardo non governato: ci candidiamo ad essere eternamente alla rincorsa, senza né dominare né capire le nuove tecnologie."
Lisa Zillio
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