01/01/2013 - 01:00

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sulle rinnovabili

È stato approvato questa mattina in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il tanto discusso decreto legislativo sulle energie rinnovabili. Ecco le principali novità.

Da fonti ministeriali si apprende che il decreto, che recepisce la direttiva europea 2009/28 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, prevede "la definizione di un nuovo sistema di incentivi per gli impianti da fonti rinnovabili che entrano in esercizio dal 1° gennaio 2013, differenziato per gli impianti di taglia minore e maggiore, in modo da dare certezza ai piccoli investitori e stimolare i più grandi a soluzioni più efficienti. A tutela degli investimenti già effettuati si stabilisce che il ritiro dei certificati verdi prosegue fino al 2016, fissando il prezzo di ritiro al 78% di quello massimo di riferimento. Per quanto riguarda, in particolare, il fotovoltaico, si procederà ad una ridefinizione di criteri, parametri e quote a decorrere dal 1°giugno, per assicurare la sostenibilità dei costi di incentivazione, scoraggiare le iniziative meramente speculative e garantire al settore una prospettiva di sviluppo di lungo periodo".
 
Il decreto non fissa nessun tetto massimo per le istallazioni di solare.
Inoltre, e' stata adottata una strategia per contenere i costi sulla bolletta energetica e per intensificare i controlli contro le truffe e le frodi. 
"Con il decreto approvato, il Governo intende dare impulso alla filiera produttiva dell'energia da fonti rinnovabili contrastando le speculazioni finanziarie che gravano inutilmente sulle bollette degli italiani" ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani.
 
"Nessun taglio, nessun tetto, nessuno stop allo sviluppo del settore produttivo è stato mai previsto - ha continuato il ministro - quanto piuttosto il potenziamento e la razionalizzazione del sistema per incrementare l'efficienza e l'utilizzo di questo tipo di energia, diminuendo gli oneri indiretti legati al processo di realizzazione degli impianti da essa alimentati (dall'autorizzazione, alla connessione, all'esercizio) e soprattutto eliminando l'effetto delle speculazioni finanziare che hanno approfittato del settore. Si apre dunque una nuova stagione per l'energia pulita".
 
"Il decreto è in linea con il nostro obiettivo energetico nazionale: ridurre il costo dell'energia per aziende e cittadini che oggi si attesta a circa +30% rispetto agli altri paesi europei. Intendiamo raggiungerlo prima di tutto diversificando il nostro mix energetico, promuovendo quindi la produzione da fonti rinnovabili ed il ritorno al nucleare. Un obiettivo non può prescindere dall'altro. Siamo un paese manifatturiero e non possiamo consentire che le nostre aziende si presentino sui mercati internazionali gravati del peso del costo energetico eccessivo rispetto ai competitor" ha concluso Romani.
Lisa Zillio
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