01/01/2013 - 01:00

Nucleare: servono 10mila esperti

Se il programma nucleare italiano verra realizzato così com'è sulla carta, serviranno almeno 10 mila esperti in 10 anni. A dirlo uno studio Enea realizzato dagli scienziati dell'agenzia Giuliano Bucei e Stefano Monti.
 
"In vista del nuovo programma nucleare italiano è necessario identificare per tempo le esigenze di formazione e gli interventi per disporre delle competenze necessarie." - ha sottolineato il Commissario dell'ENEA Giovanni Lelli in occasione del convegno "La formazione delle risorse umane nel nuovo programma nucleare"- "La carenza di competenze può diventare una criticità per lo sviluppo dei programmi nazionali, nel caso si dovesse determinare uno squilibrio tra domanda e offerta di risorse umane qualificate, dovuta all'aprirsi di nuove opportunità professionali fuori dall'Italia, vista la crescente attenzione verso il nucleare anche di altri Paesi".
 
"La qualificazione delle risorse è indispensabile per affrontare la sfida tecnologica che un programma nucleare comporta, che è soprattutto una sfida di sistema, perché contribuisce allo sviluppo di conoscenze multidisciplinari e impegna una molteplicità di attori e risorse diversi" ha concluso Lelli.
Lo studio mette in evidenza le competenze necessarie e le risorse umane qualificate richieste per la progettazionerealizzazione e gestione di una centrale nucleare.
 
In particolare per la sua costruzione sarebbero necessari il 15% di laureati, il 60% di tecnici e il 25% di operai; per la produzione di energia nucleare, invece, dal 20 al 40% di laureati, dal 30 al 40% di tecnici e dal 15 al 35% di operai, mentre per l'esercizio serviranno il 45% di laureati, il 40% di tecnici e il 15% di operai.
 
Nel rapporto è evidenziato anche che, nel corso della lunga moratoria sul nucleare a seguito del referendum del 1987, alcune università hanno continuato a mantenere i corsi di ingegneria nucleare e a essere parte attiva, insieme ad enti di ricerca e aziende private, in progetti e programmi internazionali sul nucleare innovativo.
Ma se veramente il nucleare dovesse ritornare in Italia questi numeri non saranno sufficienti.
Lo studio e alcuni interventi al convegno possono essere letti qui
 
Lisa Zillio
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