01/01/2013 - 01:00

ISES sugli obiettivi del fotovoltaico al 2020

Alla luce dei commenti fatti dal Gse allo schema di Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2009/28/CE secondo cui verso la fine del 2011 potrebbe essere raggiunto con nove anni di anticipo il target di 8.000 MW che il Piano di Azione Nazionale sulle fonti rinnovabili ha previsto per l'anno 2020, interviene il presidente di Ises Italia che commenta soddisfatto l'obiettivo raggiunto.
I risultati raggiunti rappresentano la conferma di un fenomeno mondiale. Dovunque, indipendentemente dal meccanismo di incentivazione e dalla sua entità, lo sviluppo del fotovoltaico ha regolarmente superato le previsioni considerate più ottimistiche. È anche la conferma di quanto fossero conservative le indicazioni contenute nel documento di commento alla proposta di Piano di Azione Nazionale inviato nel giugno dello scorso anno a Governo e Parlamento da sedici associazioni attive nel settore delle rinnovabili, coordinate da ISES ITALIA, dove quale obiettivo per il fotovoltaico nel 2020 si indicava un minimo di 15.000 MW e 18.000 MW come "valore realisticamente raggiungibile". Indicazioni viceversa neglette, visto che il Piano definitivo confermò l'obiettivo di 8.000 MW al 2020.

A questo punto, come suggerisce anche il GSE, occorre prevedere nuovi e più avanzati target per il 2020, per non rallentare lo sviluppo di un settore che, al di là dei risultati conseguiti in termini energetici, rappresenta ormai una realtà economico-produttiva e occupazionale che attraverso il gettito fiscale restituisce al Paese una parte importante delle incentivazioni ricevute e di anno in anno aumenta il valore aggiunto creato in Italia.

In questo contesto va riesaminata la questione degli incentivi. Nel merito ribadisco il mio sostegno alla proposta contenuta nel citato documento di commento al Piano d'Azione Nazionale: "sostituire l'ipotesi di adeguamento triennale degli incentivi con un meccanismo permanente per il loro adeguamento, correlato a parametri certi, come l'andamento dei costi a livello europeo delle singole tecnologie, del prezzo del kWh nel caso elettrico e del gas in quello termico, da definire all'interno del processo di revisione complessiva degli incentivi".
Tommaso Tautonico
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