La prima isola rinnovabile

L'isola di Bonaire è stata colpita nel 2004 da un incendio che ha devastato, tra le altre cose, l'unica centrale elettrica in grado di rifornire gli abitanti. Da questo triste evento, accompagnato dal crescente aumento dei costi delle fonti fossili, la volontà da parte dei cittadini e delle autorità locali di voler puntare sulle energie rinnovabili, ricostruendo e ristrutturando la rete di distribuzione. Una svolta ambientalista da prendere come esempio anche se le esigenze energetiche dell'intera isola sono basse, parliamo di un fabbisogno di 11MW.

Bonaire copre una superficie di 288 kmq e conta circa 14 mila abitanti. Così, dopo aver varato un piano di ricostruzione si è deciso di puntare sulle fonti energetiche rinnovabili. In particolare gli 11MW vengono soddisfatti da una wind farm da 11 MW e da un impianto a biodiesel da 14 MW accompagnati da un sistema di accumulo di 3 MW. L'intero sistema è in grado di soddisfare abbondantemente le esigenze della popolazione, sfruttando allo stesso tempo le alghe che vivono in mare. In questo modo l'isola ha abbandonato completamente le fonti fossili.