01/01/2013 - 01:00

Energia prodotta dai limoni

L'artista torinese, Ennio Bertrand, è riuscito a sprigionare energia da quattro limoni. Questi frutti non sono solo buoni, belli e saporiti ma sono anche capaci, grazie al loro succo, di trasformarsi in una pila sostenibile. Ma è così difficile sfruttare le fonti sostenibili a nostra disposizione?
Ennio Bertrand è un’artista di Torino. I suoi lavori, installazioni e opere d’arte, hanno come protagonista lo studio della luce, cioè la scienza. L’artista ci spiega cosa possono avere in comune arte e scienza mostrandoci il reale potere della luce solare e dell’energia, semplicemente attraverso un’opera d’arte, un’istallazione sorprendente, concettualmente affascinante all’ennesima potenza.
Cielo di Limoni, opera di luce digitale allestita nella sede del Sole 24 Ore, in occasione del Fuorisalone milanese, è un’installazione che presenta una moltitudine di limoni, stesi, o esposti, su un tappeto di finta erba. Non sono posti a caso, o per creare un banale contrasto di colore tra il verde dell’erba e il giallo dei frutti.

Sono lì per produrre vera elettricità; sono lì per mostrarci che non sono solo buoni, belli e saporiti, ma per dirci che hanno tanta energia pulita e che sono una grande pila sostenibile. Non servono complicate spiegazioni di ingarbugliati meccanismi: i limoni sono lì, a centinaia, trafitti da lamine di metallo. La meraviglia è che ogni quattro limoni si accende e vive un LED, supportato dalla sola e debole energia elettrica sprigionata dalla lenta trasformazione biochimica del succo acido presente nei frutti messi a contatto con il rame e lo zinco.

Questi metalli fanno sì, che la luce accumulata dai limoni durante i mesi della maturazione, riaffiori e si sprigioni in questa mirabile ed originalissima opera d’arte. Se è così evidentemente facile sfruttare le fonti sostenibili, cosa ancora ce lo impedisce? Cielo di Limoni, allestita precedentemente a Torino, a Bari e Sarajevo, come molte altre opere dell’artista, scatena le domande dei collezionisti, i quali vogliono sapere quanto potrà durare l’esperimento. L’artista ci fa dunque riflettere sull’energia dei limoni, energia che consumiamo quotidianamente, energia destinata ad esaurirsi se tratta irrimediabilmente da fonti non rinnovabili. L’opera, fa presente Bertrand, vorrebbe cercare di ristabilire un equilibrio tra ciò che rubiamo al pianeta e ciò che gli va restituito. Vuole essere un piccolo, personale, poetico, tentativo di credito, contro un debito che appare ancora incolmabile.

Per realizzare una pila al limone vedi qui
Marilisa Romagno
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