01/01/2013 - 01:00

Rinnovabili: la spinta europea e l'incertezza italiana

Dal convegno "La spinta dell'Europa alle fonti rinnovabili", svoltosi ieri a Roma, è emerso che a livello europeo si sta spingendo sulle fonti rinnovabili come innovativo propulsore all'economia, mentre in Italia si assiste ad una situazione di assoluta incertezza normativa per gli operatori del settore.
L'incontro, organizzato da Legambiente in collaborazione con Anev e Globe Europe, aveva l'obiettivo di affrontare le questioni legate ai sistemi d'incentivazione delle energie rinnovabili, anche attraverso il confronto con diverse esperienze europee.
Tra i partecipanti, i senatori Pd Francesco Ferrante (responsabile Cambiamenti Climatici) e Roberto Della Seta (capogruppo Commissione Ambiente), Francesco Javier Garcia Breva del PSOE, Xavier Desgain del Green party del Belgio, Rafael Jimenez-Aybar Director Joint GLOBE Secretariat in Europa, Carlo Corazza della Commissione europea Rappresentanza di Milano, Antonio D'Alì e Andrea Fluttero, rispettivamente Presidente e membro Commissione Ambiente del Senato per il Pdl, Edoardo Zanchini, responsabile Energia di Legambiente.

Il contesto italiano emerso non è purtroppo dei più felici: il nostro Paese, infatti, manca di una strumentazione normativa, regolamentare e fiscale in materia di fonti rinnovabili ed è proprio questa la causa principale del nostro ritardo nello sviluppo di fonti energetiche alternative.
In particolare, i fattori più critici sono stati il contrasto di orientamenti tra le differenti autorità di regolazione e i conflitti di competenze tra diversi livelli decisionali, la modestia dell'industria italiana delle rinnovabili, la scarsa volontà politica, le resistenze opposte da forti localismi.
Infine, con la recente manovra finanziaria si vuole abolire retroattivamente l'obbligo da parte del GSE di riacquisto dei certificati verdi; se venisse confermata ben 9000 posti di lavoro attualmente in essere sarebbero a rischio e verrebbe compromessa anche la possibilità dell'incremento di nuove 15000 unità che il mercato in espansione faceva prevedere fino a pochi giorni fa.

Ma diamo ora uno sguardo a cosa sta succedendo negli altri paesi europei grazie al documento "Overlook sui sistemi d'incentivazione delle energie rinnovabili" fornito ieri ai partecipanti del convegno.
In Francia, l'energia elettrica da fonti rinnovabili è promossa attraverso una regolamentazione dei prezzi in termini di una tariffa feeding: gli operatori di sistemi di energia rinnovabile hanno contrattualmente diritto nei confronti del gestore della rete di distribuzione al pagamento per l'energia elettrica immessa; da parte sua, il gestore della rete di distribuzione è obbligato a stipulare un contratto per l'acquisto di energia elettrica ad un prezzo fissato da un decreto ("obbligo di concludere un contratto", art. 10 Loi n ° 2.000108).
Il governo francese indice gare per la costruzione di sistemi che generano elettricità da fonti rinnovabili per raggiungere la capacità obiettivo fissata dal piano di investimento pluriennale (PPI).
L'elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili viene promossa attraverso meccanismi di regolazione fiscale: chi investe in sistemi di energia rinnovabile beneficia di un credito d'imposta sul reddito (Crédit d'Impôt)
Inoltre, tutti coloro che installano fotovoltaico sugli edifici possono beneficiare di una aliquota IVA ridotta e, in determinate condizioni, chi installa un impianto di energia rinnovabile in un nuovo edificio può anche ricevere l'esenzione dall'imposta sugli immobili.

In Germania, tutte le tecnologie utilizzate nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono ammissibili per la promozione e l'incentivazione e godono di una tariffa incentivante tramite tariffa feed in.
Per garantire la redditività dell'operazione degl'impianti, il calcolo delle tasse si basa sui costi attesi; l'importo degli incentivi, diversificato per ogni tipologia di fonte, si basa sui costi di costruzione e gestione di un certo tipo di impianto (costi di investimento, costi operativi, costi di misurazione, costo del capitale).
Gli impianti solari fotovoltaici devono registrarsi alla rete dell'Agenzia federale, mentre tutti gli altri impianti da fonti rinnovabili devono obbligatoriamente essere iscritti nel "registro degli impianti".
Infine, in Spagna, i produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili possono scegliere tra una tariffa feeding e un bonus che si applica solo alle quantità di energia elettrica entro le capacità di produzione massima di legge fissata per ciascuna tecnologia individuale (artt. 3742 RD 661/2007; arti. 10, 5 RD 1578/2008).
Il costo dell'incentivazione dell'elettricità da fonti rinnovabili è a carico del consumatore, essendo incluso nei prezzi dell'elettricità che i consumatori devono pagare, mentre il costo della riduzione fiscale è a carico dello Stato.
L'elettricità prodotta da fotovoltaico viene acquistata a prezzo garantito con tariffa feeding e per i nuovi impianti viene regolamentata ogni trimestre.
Possono essere incentivati solo gli impianti la cui potenza installata non sia superiore a 100 MW (art. 27,1 Ley 54/97, art. 45 RD 661/2007).
Lisa Zillio
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