01/01/2013 - 01:00

BioReGen: l'energia viene dall'erba

L'erba come fonte di energia: studi britannici dicono che si può. Il progetto BioReGen.
Nasce nella britannica Tessile University - precisamente dal Clean Environment Management Centre (CLEMANCE), poi finanziato dall'Unione Europea - e sta per BIOmass, REemediation, re-GENeration, ovvero "biomassa: la rigenerazione di bonifica". E' il progetto BioReGen, che studia la conversione dell'erba in energia.
L'idea, è quella di valutare se è possibile utilizzare siti dismessi - i terreni non agricoli - per la coltivazione di piante in grado di diventare fonti energetiche rinnovabili. Il tutto salvaguardando l'ambiente e ridando vita ad aree che spesso sono state contaminate dall'inquinamento industriale.
Il processo è circolare e di conseguenza neutro, infatti, il bruciare della biomassa (che porta alla diffusione di anidride carbonica nell'atmosfera) viene annullato dalla ricoltivazione che contrasta la dispersione del biossido di carbonio. L'impatto sull'ambiente è quindi nullo, e nel frattempo si è generata energia utilizzabile.
Una pianta - tra molte - è ideale per questo processo, grazie alla forza con cui cresce su terre contaminate, senza quindi togliere spazio ad aree abili alla coltivazione alimentare. Si tratta della Phalaris arundinacea, (fettuccia d'acqua), ottima per la produzione di combustibile da utilizzare nelle centrali a biomassa.
Il processo di crescita della pianta (due anni circa) la porta ad essere poi raccolta e imballata e, successivamente, convertirla in pellet o mattoni. Da non sottovalutare è un altro aspetto del progetto, che rinverdendo le terre coinvolte, porta ad un miglioramento della qualità del suolo e della biodiversità.
Stefano Fanti
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