01/01/2013 - 01:00

Le rinnovabili a sostegno dell'energia

Nell'anno trascorso, il 20% del nostro consumo è derivato dalle fonti energetiche rinnovabili. La percentuale inizia a farsi davvero considerevole. Cresce quindi l'utilizzo di impianti fotovoltaici ed eolici affiancati da biomasse ed idroelettrico.
Mentre il governo sembra non voler fare marcia indietro sul nucleare. In Italia l'energia prodotta a partire da quella solare è quadruplicata, anche se, stando ai numeri assoluti, resta una delle fonti meno redditizie: 1.000 gigawattora contro i 6.700 delle biomasse e i circa 47.000 del settore idroelettrico. Diversa pare la sorte delle centrali eoliche: tramite il vento si producono mediamente 66.000 gigawattora.
Strano questo dato, infatti, proprio il fotovoltaico sembra essere il settore su cui maggiormente investire: se sull'eolico permangono dei dubbi sulla sua effettiva praticabilità in Italia, se sembra difficile immaginare nuovi impianti idroelettrici (si tratta di una tecnologia che ormai viene sfruttata da più di un secolo) e se c'è un limite oggettivo alle biomasse producibili ogni anno è evidente che, al contrario, una campagna di diffusione su larga scala dei pannelli solari non sia ancora stata pienamente attuata. Anche la ricerca tecnologica in questo campo sembra in grado di trovare nuove soluzioni, sempre più redditizie.
Il timore, fra gli ambientalisti, è che lo sforzo economico che nei prossimi anni sarà richiesto dal ritorno al nucleare, rischi di tagliare i fondi a queste ricerche e iniziative. La domande è sempre la stessa ed attanaglia le menti di tutti noi....visto i risultati fin qui ottenuti dalla "green energy", che bisogno abbiamo di tornare al nucleare??
Tommaso Tautonico
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