01/01/2013 - 01:00

Nucleare: prima dei siti testare le nuove tecnologie

E' quanto chiede il Codacons, testare cioè le centrali di 4° generazione. L'invito è anche rivolto ai comuni, affinchè si rifiutino di ospitare insediamenti che produrranno scorie per 350.000 anni.
Il Governo, prima di individuare qualsiasi sito dove insediare le centrali nucleari, deve testare i reattori di nuova generazione in grado di garantire sicurezza e ridurre la produzione di scorie. Lo afferma il Codacons, in merito al decreto sui criteri per l'individuazione dei siti dove sorgeranno le centrali nucleari italiane.
Secondo Greenpeace infatti questo tipo di reattore che si vuole importare in Italia produrrà scorie sette volte più pericolose di quelle delle centrali di seconda generazione. Inoltre la tecnologia che il governo vuole usare per riportare il nucleare nel nostro paese è obsoleta ed insicura. Ben 18 centrali EPR (quelle che dovremmo acquistare) in Francia sono ferme per guasti o incidenti e proprio in Francia, paese spesso citato a modello, si sta aprendo un'inchiesta sulla radioattività intorno alle centrali.
"Se il Governo non prenderà in seria considerazione il nucleare di quarta generazione, seguendo l'esempio di altri paesi più avanzati dell'Italia, inviteremo i comuni scelti come siti per l'installazione delle centrali a rifiutare qualsiasi insediamento, considerata la produzione di scorie che avrà effetti negativi per 350.000 anni" - dichiara il Presidente Codacons, Carlo Rienzi.
 
Tommaso Tautonico
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