01/01/2013 - 01:00

Roma per l'ambiente

Si è concluso ieri il workshop "Rome 20-20: towards a low carbon era", organizzato dall'Assessorato all'Ambiente del Comune di Roma in collaborazione con il team dell'economista americano Jeremy Rifkin, per realizzare, sotto la direzione del professor Livio De Santoli, Presidente di Roma Energia, un Masterplan energetico sostenibile e di lungo periodo, ispirato alla Terza Rivoluzione Industriale, il modello energetico ed economico teorizzato da RIfkin.
Si tratta di un modello energetico a più alta intensità di lavoro e a minore intensità di capitale, in grado di dare impulso alle piccole e medie imprese locali attive nei settori definiti "i quattro pilastri della Terza Rivoluzione Industriale" (fonti rinnovabili, edilizia in grado di produrre energia, idrogeno come sistema universale di accumulo dell'energia prodotta dalle fonti rinnovabili, reti elettriche intelligenti capaci di permettere lo scambio e l'autoconsumo dell'energia prodotta localmente).
A chiusura dei lavori Rifkin ha spiegato che il primo obiettivo di questa rivoluzione è abbinare "un piano di sviluppo economico a un piano di sviluppo energetico".
In questa ottica, il Comune di Roma presentera' al summit di Copenhagen il proprio Masterplan (una serie di azioni concrete su energia e ambiente da attuare nell'immediato futuro) basato sull'istallazione nel giro di un anno di dieci stazioni per la distribuzione di idrogeno e metano per autoveicoli, con i finanziamenti della comunità europea; sull'estensione dell'infrastruttura per la ricarica delle auto elettriche; sulla riduzione del 50% dei consumi elettrici e dell'80% dei consumi termici delle scuole romane, grazie all'istallazione di pannelli solari e fotovoltaici e sull'attivazione di 100mila punti luce Led entro il 2020.
Il sindaco Alemanno ha aggiunto "Vogliamo inviare il messaggio che Roma si mette alle testa di un nuovo modello di sviluppo ambientale ed energetico. Non si tratta solo di prendere degli impegni astratti, ma di comprendere che bisogna realizzare un nuovo modello di sviluppo che porterà posti di lavoro, innovazione tecnologica, e renderà Roma più competitiva a livello economico. Il workshop di oggi è la base per portare alla conferenza sugli Stati generali della città, in programma a maggio, il progetto di una città realmente a impatto zero".
Tra gli obiettivi che la Capitale si pone per ridurre le emissioni di anidride carbonica e aumentare l'efficienza energetica ci sono la cogenerazione dell'ospedale Sant'Andrea, la realizzazione di un nuovo stadio free carbon, la creazione di uno "Smart grid" (che consente a più dispositivi di funzionare su una rete comune, condivisa, inter-operabile) alla Sapienza, l'individuazione di forme di incentivo per l'efficienza energetica degli edifici privati.
Per approfondimenti, leggi il documento "Decalogo programmatico sulla sostenibilità della città di Roma".
 
Lisa Zillio
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