01/01/2013 - 01:00

Studio sulle biomasse in Italia

Nell'ambito della Campagna 'Sustainable Energy Europe', Itabia, associazione impegnata da 25 anni nella valorizzazione delle biomasse, grazie al cofinanziamento del ministero dell'Ambiente, ha realizzato un cd-rom interattivo dal titolo 'I traguardi della bioenergia in Italia - Elementi chiave per gli obiettivi al 2020', in cui viene evidenziato lo stato della bioenergia in Italia e le azioni da sviluppare per aumentare l'efficacia degli interventi pubblici e privati per incrementare il suo contributo al bilancio energetico nazionale.
Nel Rapporto si legge che la disponibilita' potenziale di materia prima e' di circa 24-30 Mtep/anno (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio annui) ma che la filiera presenta ancora rilevanti inefficienze nella diverse fasi di raccolta, trasformazione e fornitura della biomassa all'impianto di conversione energetica, per cui solo il 30-35% del suddetto potenziale puo' essere realmente utilizzato.
Lo studio rileva che nel nostro Paese e' presente una solida base industriale ed un potenziale di ricerca finalizzata elevato.
Sono pero' molti i punti di debolezza che caratterizzano ancora il sistema biomasse: la poca considerazione che hanno le filiere di successo (teleriscaldamento, teleraffrescamento, co-combustione, cogenerazione) sia in termini di contributo alla produzione/risparmio di energia, sia in termini di accettabilita' sociale, nelle politiche pubbliche; il poco riguardo alle condizioni dei suoli agricoli e forestali, la difficolta' ad istituire accordi di filiera pluriennali tra gli operatori del settore; la frammentarieta' delle normative e l' instabilita' temporale delle prescrizioni; lo scarso coinvolgimento delle popolazioni locali.
Il contenuto del Cd-rom e' suddiviso in coppie di elementi chiave per uno sviluppo sostenibile del settore: Risorse ed Efficienza (la massima valorizzazione possibile dell'attuale disponibilita' di biomasse con tecnologie innovative in grado di assicurare elevate rese sia nella fase di approvvigionamento della materia prima, sia nella fase di conversione energetica e valorizzazione integrale della biomassa); Mercato e Buone pratiche (la selezione di filiere di successo e delle migliori pratiche che rendano possibile la moltiplicazione delle iniziative e la commerciabilita' di risorse, tecnologie e prodotti); Sostenibilita' e Garanzie (la valutazione della compatibilita' del mercato della bioenergia con il territorio inteso non solo in senso fisico, ma anche in senso socio-economico).
Infine, il Piano di Monitoraggio delle filiere e' uno strumento in grado di fornire alle amministrazioni centrali e locali oggettivi elementi di valutazione dei risultati ottenuti in rapporto agli obiettivi fissati per l'elaborazione e la verifica dei nuovi piani attuativi previsti dalla Finanziaria 2008 sulla standardizzazione e la certificazione di filiera.
Dopo l'entrata in vigore della Direttiva Europea sulle Fonti Rinnovabili (2009/28/Ce) e dei suoi obiettivi stringenti al 2020, le biomasse e la bioenergia giocheranno un ruolo di grande rilievo nell'ambito della Strategia Energetica Nazionale prevista dall'articolo 7 del Decreto Legge 112/08, e per superare gli attuali punti di debolezza ci sara' bisogno di una sostanziale implementazione di misure, normative e tecniche.
Lisa Zillio
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