09/10/2013 - 19:44

Carte di credito in aiuto alle campagne di crowdfunding

Slow Food lancia la campagna di crowdfunding Cento Giorni per Cento Orti: con carte di credito, smartphone e bonifici è possibile dare il proprio contributo
L’incedere impetuoso del web spinge gli utenti a munirsi di strumenti che consentano loro di sfruttare appieno i servizi della rete. Non solo smartphone, pc e tablet, ma anche gli strumenti di pagamento virtuale hanno registrato una crescita esponenziale negli ultimi anni. Un po’ per scetticismo e un po’ perché il mercato è iperinflazionato, non è per nulla semplice compiere le proprie scelte. Su internet, per fortuna, diversi portali permettono di porre le offerte CartaSì a confronto con quelle proposte da MasterCard, Visa e tutti gli altri circuiti, così da visualizzare in pochi secondi vantaggi e svantaggi di ogni specifico servizio virtuale.
 
Il crowdfunding oggi sta conoscendo uno sviluppo sempre maggiore, e grazie ai metodi di pagamento elettronico, app per gli smartphone e bonifici bancari, ma anche all’utilizzo delle nuove tecnologie è possibile dare il proprio contributo in modo semplice e rapido. “I social media e le nuove tecnologie consentono di dar voce e strumenti a chi crede che il coinvolgimento e la passione siano la via verso il bene comune” ha dichiarato a riguardo Claudio Bedino, fondatore di Starteed, piattaforma italiana di crowdfunding
 
Il crowdfunding è un processo collaborativo messo in piedi da un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di enti ed organizzazioni. Si tratta di un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse, facendo sì che ognuno dei partecipanti diventi ambasciatore attivo del progetto che contribuisce a sostenere. Carte, bancomat e nuove tecnologie consentono di sostenere anche campagne di elevata rilevanza sociale.
 
È il caso del progetto lanciato lo scorso mese dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, che con il progetto “Cento Orti per Cento giorni” (sviluppata in partnership con la stessa Starteed) mira a raccogliere i 90 mila euro necessari a realizzare 100 orti in Africa.  L’iniziativa si colloca come il corollario di una precedente campagna indetta due anni fa dalla stessa fondazione per riuscire a realizzare mille orti nel continente africano. 
A due anni dall’annuncio del progetto, Slow Food è riuscita nell’intento di avviare i mille orti, con 25 Paesi, 50 coordinatori e 30 mila persone ad aver dato il proprio contributo: “Crowdfunding significa che tutti insieme possiamo farcela”, ha spiegato Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. “Possiamo restituire agli africani il diritto al cibo e alla sovranità alimentare”. 
SuperMoney
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