11/09/2013 - 22:02

Foodgallery, quando il cibo diventa comunicazione

Ad Offida, nelle campagne picene, si è svolta la terza giornata di "Apri bene la bocca", ispirata al tema "La rivoluzione siamo noi" di Joseph Beuys; l'evento è inserito all'interno del festival Foodgallery, un percorso che vuole coniugare arte, cultura e territorio.
Questa manifestazione sottolinea il valore della comunicazione incentrata sulle tipicità locali, a partire da quelle enogastronomiche. Una particolare forma di rivoluzione culturale che non può prescindere dalle origini del nostro territorio, ma lo deve inquadrare e valorizzare con nuove modalità di diffusione e condivisione. A tal proposito la giornata è iniziata con un walk-show, una conversazione in movimento tra le vigne della Cantina Aurora, ospite dei partecipanti: ci si ritrova a passeggiare tra diversi tipi di vitigni, quasi una collezione di bianchi e rossi, autoctoni e non, ascoltando in cuffia le voci di chi conversa, anche standone a distanza: ci si sofferma, ad esempio, sulle differenze tra Sangiovese e Montepulciano d'Abruzzo, o sulle qualità di un bianco peculiare di queste terre, il Pecorino. La libertà sensoriale è pressoché completa: mentre il sole settembrino bacia più del previsto, si lancia lo sguardo sui dolci colli marchigiani, antropizzati senza particolari eccessi, si è avvolti da profumi e colori non certo quotidiani, il cui contatto emoziona parecchio.
 
Carlo Infante, managing director di urbanexperience.it, ha condotto sapientemente questa radio-passeggiata insieme a Lorenzo, proprietario della cantina: hanno raccontato di come sulle solagne¸ tipici pendii della zona esposti a sud, vengano piantate le uve migliori, utilizzando principi di agricoltura biodinamica, per dare e ricevere una sorta di spiritualità alla terra e al territorio. La cultura della vite si sposa con l'arte: la vigna appare ad alcuni come un pentagramma, ma risuona con le note giuste solo se la passione, la dedizione, la capacità di chi la coltiva ne lasciano il segno. Una cultura che ha bisogno di essere letta e applicata nei modi più opportuni, utilizzando tecnologie vecchie e nuove: viene proposto il modello dello sciame d'api, laboriose e compatte, al quale possiamo ispirarci per agire all'unisono senza perdere la nostra identità. Mentre si discorre i partecipanti possono twittare, utilizzando hashtag dedicati, dei pensieri relativi a ciò che ascoltano ma anche a considerazioni personali, elaborando con il proprio vissuto le diverse tappe dell'evento.
 
Il momento conviviale, che si incentra sul tema "La rivoluzione siamo noi" di Joseph Beuys, è intervallato da foto, video, presentati dall'artista sociale Luigi Coccia: si mangia e allo stesso tempo si ascolta, si osserva, si comunica, si degusta e contemporaneamente si discute sulle sensazioni che se ne ricevono. Uno schermo funge da tweet-wall, si proiettano cioè i "pensieri" postati in precedenza, che fungono da catalizzatore per raccontare la propria esperienza in termini di conversioni culturali: è il processo di libero scambio e profonda trasformazione auspicato dall'artista Beuys, che aveva usato il termine Rivoluzione in questo senso. Ogni persona è dotata di un potere creativo illimitato, il cui potenziale espresso nella collettività permette di cambiarla: il singolo è strumento rigenerativo dei molti, creando quella magnifica opera d'arte che può essere considerata una comunità più vivibile, sia dal punto di vista sociale che ecologico. In tale contesto Beuys parlava di scultura umana, trasferendo il concetto di arte dall'oggetto al progetto, coinvolgendo pienamente l'individuo e la sua forza artistico-produttiva.
 
Dopo esser stati in altre due cantine, sempre nel Piceno, la sezione "Apri bene la bocca" di Foodgallery terminerà il percorso tra due settimane a Cupra Marittima, approfondendo il tema "Ogni uomo è un'artista". Il festival comprende altri due itinerari, intitolati "Assaggi, cibo per la mente" e "Nutrire la propria identità". Va riconosciuto alla manifestazione, nata da un'idea di Anna Laura Petrucci, architetto ed operatore culturale, sponsorizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, insieme all'Associazione Comunanze.net, il merito di instillare sentimenti di apertura culturale, dialogo costruttivo e riscoperta di tematiche spesso subite passivamente, che invece hanno bisogno di continuo confronto e trasversalità, magari con l'uso di tecnologie che ne migliorano la fruizione e la comprensione. 

(autore: Giacomo Matera Capicciuti)
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