01/01/2013 - 01:00

Italia paese di sagre

Secondo la Cia-Confederazione italiana agricoltori, dalla Sicilia al Trentino non vi è area geografica che non si differenzi dalle altre, che non sia in grado di proporre specialità locali, uniche per il gusto, piene di sapori e saperi.
Frise, lumache, cipolle, polpi, trote, pomodori e peperoni, albicocche e more, ma anche vini e birre artigianali. E poi "sagne", fettuccine e pappardelle, lasagne, cinghiale, funghi, patate, frittelle e crostate. Insomma, una lista interminabile di prodotti e leccornie che nel nostro Paese, in agosto, si traducono in altrettante sagre e feste. La Cia stima che nelle quattro settimane del mese, sul tutto territorio nazionale, se ne svolgeranno più di mille. Italiani e turisti, quindi, "andranno per campagne" facendo gite in luoghi diversi rispetto a quelli soliti, girando per valli, addentrandosi fra gli Appennini o nelle colline, alla ricerca di vecchi e genuini sapori. L'Italia possiede un patrimonio, universalmente noto, ma da molti non ancora pienamente conosciuto, che ha come pilastro l'agroalimentare.

Prodotti tipici di alta qualità, non solo vini, contraddistinguono le nostre regioni. Non vi è area geografica -sottolinea la Cia- che non si differenzi dalle altre, che non sia in grado di proporre specialità locali, accattivanti per il gusto, ricche di sapori e anche di storia. Scoprire il territorio attraverso i suoi gusti, i piatti tipici, le produzioni eccellenti rappresenta una modalità originale e divertente di fare turismo allontanandosi da località famose ma "intasate", verso altre, magari distanti solo pochissimi chilometri, che invece mantengono intatto il proprio fascino e sono in grado di proporre produzioni e artigianato di assoluto interesse. Chi sceglie il turismo delle sagre e delle feste di paese -sostiene la Cia- scoprirà quell'Italia fatta di migliaia di persone, sostanzialmente volontari, che -attraverso Pro loco e comitati di manifestazioni- si danno da fare in zone "intatte" dove si può ancora scoprire la genuinità e abbinarla col territorio. Si tratta -conclude la Cia- di un'opportunità unica di conoscere realtà diverse e spesso inimmaginabili, tra l'altro degustando e acquistando prodotti a prezzi generalmente molto contenuti.
Tommaso Tautonico
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