01/01/2013 - 01:00

A Capodanno cotechino o zampone?

A pochi giorni dal cenone di fine anno una domanda e' d'obbligo. Cosa sceglieranno gli italiani per accompagnare le immancabili lenticchie portafortuna? Zampone o cotechino?
 
In realtà la domanda potrebbe anche sembrare superflua visto che tra i due la differenza e' davvero minima.
Infatti tra questi due insaccati quello che cambia e' solo l'involucro: budello del maiale nel cotechino, zampa anteriore del maiale svuotata nello zampone.
Anche il ripieno, pero', presenta delle differenze (e non solo tra cotechino e zampone): ognuno ha infatti la propria miscela segreta di spezie ed aromi che contraddistingue come un marchio di fabbrica il produttore.
 
L'origine dello zampone viene fatta risalire al 1511 quando le truppe di Papa Giulio II Della Rovere assediano Mirandola, fedele alleata della Francia.
Verso la fine dell'assedio ai mirandolesi, ormai ridotti alla fame, non rimanevano che dei maiali.
Per non lasciarli al nemico e per non sprecarne la carne (il maiale infatti andava consumato subito) decisero, su idea del cuoco del celebre Giovanni Pico della Mirandola, di tritare tutta la carne, miscelarla con molte spezie e inserire il composto nella pelle delle zampe anteriori dei maiali, per poterla conservare a lungo e cuocerla al bisogno.
 
\Secondo le stime della Coldiretti durante le festività di fine anno verranno consumati quasi cinque milioni di chili tra cotechini e zamponi (il 95 % del totale della produzione nazionale), la maggioranza certificati come Cotechino e Zampone di Modena IGP, riconoscibili dal caratteristico logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline dell'Unione Europea.
Lisa Zillio
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