01/01/2013 - 01:00

Menu equilibrati, a km zero e stagionali nelle mense scolastiche

Il Ministero della Salute ha predisposto delle Linee guida rivolte a tutti gli operatori sulla ristorazione scolastica al fine di fornire indicazioni a livello nazionale in grado di migliorare la qualità dei pasti nelle scuole introducendo un menu a chilometri zero.
Tra i punti cardine, l'elaborazione di menù secondo i principi di una alimentazione equilibrata dal punto di vista nutrizionale ma anche considerando la varietà e la stagionalità dei cibi, utilizzando proposte di alimenti tipici della regione di residenza, in modo da insegnare ai bambini il mantenimento delle tradizioni e favorire la conoscenza e l'integrazione nei propri territori di residenza delle nuove generazioni di vecchi e nuovi italiani.

La Coldiretti ha sottolineato come il nostro paese possa "contare su 4511 prodotti agroalimentari tradizionali, ottenuti secondo regole tradizionali antiche tramandate nel tempo censiti dalle regioni.
A prevalere tra le specialità "salvate dall'estinzione" sono 1.362 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.263 verdure fresche e lavorate, 748 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 461 formaggi, 154 bevande tra analcoliche, liquori e distillati e 150 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.).
Nella mappa delle regioni che presentano la più ricca biodiversità a tavola si classifica al primo posto la Toscana con 463 specialità seguita sul podio da Veneto e Lazio (367) e Piemonte (365), ma ottimi posizionamenti si riscontrano per Campania (333). A seguire ci sono Liguria (295), Calabria (272), Sicilia (238), Emilia-Romagna (233), Puglia (222), Lombardia (209), Sardegna (172), Molise (159), Friuli-Venezia Giulia (151), Marche (147), Abruzzo (143), Trento (109), Bolzano (92), Basilicata (73) Umbria (70) e Val d'Aosta (31)".
Per cui niente più ciliegie a Natale ma arance in Sicilia, mele in Veneto e mandarini in Basilicata.
Lisa Zillio
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