01/01/2013 - 01:00

Progetto BiolMed per valorizzare l'olio d'oliva bio

Si è svolta ieri, nella sede dell'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del Ciheam, la riunione conclusiva del progetto comunitario BiolMed per la valorizzazione della competitività dell'olivicoltura biologica mediterranea.
Il progetto, che coinvolge Italia, Spagna, Malta e Grecia, nasce nell'ambito del Premio Biol, la kermesse internazionale sull'olio bio che da quindici anni pone la Puglia al centro dello scenario mondiale del settore.
Scopo dell'iniziativa, la creazione di una rete permanente transnazionale costituita dai "Circoli della Qualità del Biol", sportelli regionali per sostenere lo sviluppo delle aziende agricole che vogliono migliorare la qualità dell'olio d'oliva biologico, promuovere incontri regionali e sostenere l'organizzazione delle esposizioni Biol a livello locale.

È prevista anche la creazione di Gruppi d'Acquisto e Farmers Markets per promuovere l'acquisto diretto dai piccoli produttori locali e la realizzazione di manuali sulle produzioni di qualità ed un catalogo sulle innovazioni.
Leader partner del progetto BiolMed è lo Iam di Bari, affiancato per l'Italia dagli assessorati al Mediterraneo e all'Agricoltura della Regione Puglia, dal Consorzio Italiano per il Biologico (Cibi), dall'Istituto di Certificazione Etica e Ambientale (Icea); per la Grecia dall'Istituto di educazione tecnologica delle Isole Jonie e dall'Organizzazione di ispezione e certificazione dei prodotti biologici (Diò); per la Spagna dal Centro per l'educazione e la formazione sull'agricoltura biologica (Cafage), dalla Società spagnola di agricoltura ecologica (Seae) e dal Mgarr Local council di Malta.

"Quando più Paesi decidono di mettere insieme la propria storia produttiva per un obiettivo comune è sempre un fatto positivo - ha dichiarato l'assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno -. La sinergia, infatti, è uno strumento straordinario, tanto più quando la finalità è quella di accrescere la qualità e perseguire una strategia di sviluppo. Un progetto importante, perché guarda alla possibilità di costruire una rete di sinergie che andrà sicuramente ad arricchire la storia produttiva di questi Paesi."

"In questo scenario, la nostra regione, in particolare, produce il 45% di olive da olio del totale nazionale. Questa esperienza di governo regionale, peraltro, guarda con grande interesse al biologico, quale spicchio produttivo peculiare della Puglia" ha concluso l'assessore.
"Da oltre 8.000 anni l'olio accompagna la storia dell'umanità" - ha aggiunto il direttore dello Iam, Cosimo Lacirignola - "e nel Mediterraneo non ci può essere spazio per la concorrenza, ma vige il concetto della complementarietà".
Lisa Zillio
autore