14/04/2014 - 19:57

Risparmio energetico, come ridurre i consumi con i vetri fotocromatici

Ideati dalla californiana View, i vetri fotocromatici che cambiano tonalità in base alla luce e al calore potrebbero ridurre i consumi energetici degli edifici
Far risparmiare le famiglie sulla bolletta energetica, abbattere i consumi e fare bene all’ambiente: questi sono i tre concetti fondamentali che spingono il Governo a confermare ecobonus e sconti fiscali sulla riqualificazione degli immobili. Aumentare l’efficienza energetica degli edifici rappresenta una strada importante proprio per abbattere consumi e costi energetici. L’unico problema è la spesa iniziale. Spesso l’unica soluzione è confrontare i prestiti più convenienti per poi poter sfruttare i vantaggi dello sconto fiscale e, sul lungo periodo, anche del risparmio energetico.

Per chi fosse interessato, tutti i dettagli e le informazioni utili che riguardano le detrazioni fiscali si trovano comodamente online sul sito dell’Agenzie delle Entrate. Quello della riqualificazione energetica è un settore in grande espansione che occupa un gran numero di lavoratori; un settore che punta moltissimo sull’innovazione tecnologica, capace di creare sempre nuove soluzioni per contenere i consumi energetici degli edifici, permettendo anche ai proprietari di risparmiare.

Un’innovazione tecnologica particolarmente interessante, dedicata proprio all’abbattimento dei consumi energetici, è l’idea sviluppata dall’azienda californiana View: vetri fotocromatici. Basati sullo stesso principio delle lenti correttive fotocromatiche per occhiali, che cambiano tonalità al variare delle condizioni luminose, i vetri fotocromatici si comportano allo stesso modo. Creando delle finestre che cambiano in modo autonomo la loro colorazione in base alla quantità di luce da cui vengono colpite (vetri elettrocromici), si riuscirebbe a ottenere un risparmio del  25% sull’utilizzo dell’aria condizionata in estate e del 20% sul consumo di elettricità.

Si tratta quindi di ottimi strumenti in un’ottica di risparmio energetico: il cambiamento di tonalità dei vetri fotocromatici è possibile grazie a un nuovo tipo di materiale che, modificando dinamicamente la qualità e la quantità di luce e calore che vi passa attraverso, rende smart le finestre. È un sistema molto complesso di cui fanno parte il vetro e un filo a bassa tensione collegato a un sistema di gestione che analizza i livelli di luce e temperatura quando la stanza è occupate.

Questa soluzione, tuttavia, al momento non ha un prezzo competitivo sul mercato; la spesa per l’installazione e per il materiale in sé non è compensata, se non in tempi troppo lunghi, dal risparmio energetico: attualmente le finestre ad alte prestazioni costano circa 50 euro a mq, mentre i vetri fotocromatici vengono venduti a un prezzo molto più alto, circa 100 dollari al mq. «Ovviamente – spiega Arman Shehabi, ricercatore del Berkeley Lab – questo è un ostacolo per la loro diffusione. Stiamo però lavorando per rendere il vetro più competitivo anche sul mercato».
«È importante però sottolineare – prosegue Shehabi – che il costo iniziale è compensato nel tempo con il maggiore risparmio energetico rispetto a una finestra ad alte prestazioni». Lavorare quindi anche sul prezzo potrebbe permettere a questi vetri fotocromatici una diffusione molto più ampio, consentendo quindi un risparmio energetico generalizzato. Secondo Shehabi l’impatto che questi smart glass potrebbero avere sull’intero consumo energetico degli Stati Uniti sarebbe enorme; attualmente queste finestre sono state installate soltanto negli Stati Uniti presso alcuni hotel, una società di software di Palo Alto, lo Starbucks di Denver, all’East Mississippi Community College di Scooba, ecc.
SuperMoney
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