16/03/2014 - 09:33

Buenos Aires e le connessioni verdi per la biodiversità

La capitale argentina ripensa il suo sviluppo e, attraverso un'analisi sugli areali degli uccelli, potenzia le connessioni e la valorizzazione della biodiversità.
Buenos Aires è una delle più popolose ed economicamente attive città del Sud America. Con una popolazione di 2,9 milioni di abitanti e un'area di 202 chilometri quadrati, ogni giorno attrae milioni di visitatori e pendolari essendo il nucleo centrale di un'area metropolitana di circa 13 milioni di abitanti. Il recente sviluppo urbano ha così interrotto la continuità fra la città e la pampa argentina e la fascia costiera.
 
L'amministrazione sta quindi proponendo progetti e iniziative che puntano alla creazione di uno spazio urbano "permeabile", composto da aree da tutelare e corridoi ecologici. Per questo studio è stato fondamentale l'analisi degli areali e dello stato di salute delle specie di volatili tipiche dell'habitat originario. Lo sviluppo urbano ha infatti frammentato la distribuzione dell'avifauna indebolendola e alimentandone la sostituzione con specie più resistenti all'ambiente cittadino. Lo studio ha evidenziato poi come la maggior parte delle specie prediligano ambienti ripariali ad alta biodiversità che non semplicemente foreste e viali alberati.
 
La conclusione di questa analisi ha ripensato così la distribuzione e la composizione delle nuove aree verdi cittadine. Gli interventi verranno proposti così in un'area estesa anche alle cittadine vicine ricreando corridoi ecologici fra il tessuto compatto e il paesaggio agrario e collinare. Fra le azioni proposte vi è quella di ridurre la copertura arborea esotica e di aumentare di riflesso quella di macchie di vegetazione nativa anche di tipo erbaceo. Il tutto, soprattutto in corrispondenza di corpi idrici, favorirà il flusso d'acqua e ridurrà l'erosione influenzando così l'equilibrio fra nutrienti e creando nuovi habitat per vertebrati e invertebrati che spesso costituiscono la dieta principale dei volatili. A queste azioni dovrà affiancarsi uno stretto monitoraggio e una gestione adattativa.
 
La difficoltà dell'attuazione del programma consta principalmente nella gestione di ampi spazi spesso suddivisi fra differenti comuni e istituzioni. Il ripristino di questi corridoi potrà avvenire quindi solo se inserito in un processo di gestione integrato fra differenti enti territoriali supportati da tecnici e specialisti competenti.

(autore: Emanuele Messina)
Redazione
autore