29/05/2013 - 14:49

Edifici a energia quasi zero

L'Italia, almeno sotto il profilo normativo, inizia ad adeguarsi alla direttiva 2010/31/UE che impone agli Stati membri di fissare requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi ed esistenti.

L'Italia, almeno sotto il profilo normativo, inizia ad adeguarsi alla direttiva 2010/31/UE che impone agli Stati membri di fissare requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi ed esistenti.
 

Infatti, in una nota del governo Letta si menziona la emanazione di un decreto che preveda il recepimento della Direttiva 2010/31 in materia di prestazione energetica.

Questo sforzo è giustificato anche dal tentativo di evitare sanzioni comunitarie legate ai ritardi italiani nel settore dell'efficienza energetica.

Il nuovo provvedimento in parola modifica il Dlgs 192/2005 sul rendimento energetico nell'edilizia, e completa il quadro normativo nazionale in materia di prestazione energetica degli edifici.

In particolare adotta a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tiene conto, tra l'altro, delle caratteristiche termiche dell'edificio e degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda.

Infine, il decreto in parola prevede la revisione quinquennale dei requisiti minimi di prestazione energetica, che dovranno applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti.

Il Decreto prevede inoltre un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, oltre a raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi.

Parimenti impone l'ottenimento di un attestato di prestazione energetica,obbligatorio, da redigersi a cura di esperti qualificati e indipendenti, che fornisce raccomandazioni per il miglioramento delle performance energetiche.
 

Alessio Elia
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