16/03/2013 - 13:30

Klima Hotel Milano Fiere, l'accoglienza si veste di green

A Milano è stato da poco inaugurato Klima Hotel Milano Fiere, il primo albergo della città di categoria 4 stelle Superior in Classe A, che vanta un consumo energetico attestato in 20 kWh/m2/anno grazie all'utilizzo di fonti di energia rinnovabile. Klima Hotel Milano Fiere sorge all'entrata del futuro polo degli affari di Milano, l'Area Expo 2015, e nelle vicinanze della fiera di Rho Pero.
L'edificio è composto da sedici piani fuori terra e tre piani interrati adibiti a parcheggio. La struttura ospita 115 camere, business center con varie sale meeting, bar e ristorante e, a partire dalla metà del 2013, un Centro Benessere. Il prospetto principale della torre di Klima Hotel Milano Fiere è stato completamente rivestito da pannelli fotovoltaici che producono energia elettrica in quantità tale da soddisfare buona parte del fabbisogno energetico per il funzionamento del sistema di climatizzazione e di altri servizi dell'Hotel. Sulla facciata opposta fa mostra di sé un giardino verticale alimentato da un impianto di fertirrigazione, collocato in un vano tecnico e controllato da una centralina di comando programmata secondo le necessità del giardino. L'edificio è stato coibentato tramite una facciata ventilata in gres porcellanato che contribuisce alla riduzione dei consumi energetici per la climatizzazione dell'Hotel. Nel parcheggio esterno sono state predisposte due colonnine che forniscono energia elettrica per la ricarica di auto e moto elettriche. Le innovazioni impiantistiche utilizzate per la climatizzazione della struttura hanno contribuito in massima parte alla certificazione dell'Hotel in classe energetica A. Il sistema, di tipologia a recupero di calore a tre tubi, è composto da 27 motocondensanti Daikin a servizio di camere e sale meeting della torre, e delle camere, ristorante, hall e ambienti wellness della "zona bassa". Tre chiller Daikin, il più grande dei quali della potenza di 120 kW termici, sono di tipologia multiscroll, on-off, e garantiscono alte temperature in mandata con rese eccellenti per la produzione di acqua fredda e acqua calda.

Il sistema di monitoraggio VDA, posizionato al banco della reception, comunica con il sistema Daikin attraverso il linguaggio Lonworks ed è in grado di rilevare le temperature di ingresso e di uscita, i vari setpoint di ventilazione e di temperatura, nonché le possibili anomalie. La produzione di acqua calda sanitaria è fornita da una caldaia a condensazione e da un impianto solare termico di 90 m2 di superficie. L'estrema flessibilità di funzionamento dell'impianto in pompa di calore a recupero di calore a tre tubi permette di soddisfare il riscaldamento e il raffrescamento in maniera indipendente nelle singole zone. L'utente può decidere quale temperatura avere in camera (o in altro ambiente), in completa autonomia rispetto l'impostazione dell'intero sistema. La soluzione impiantistica può essere inoltre impostata in modalità automatica selezionando una temperatura specifica con soglie di intervento variabili di 1°-2° C. In ogni camera dell'albergo è stato installato un comando a filo VDA che permette all'utente di impostare la temperatura desiderata. Oltre a questo dispositivo è stato predisposto un sensore di temperatura in campo che consente di ottenere un adeguamento più veloce della temperatura richiesta e l'istantanea commutazione tra caldo e freddo.

Il sistema a recupero di calore adottato trasferisce il caldo o il freddo 'recuperandoli' da un ambiente per sfruttarli in un altro, come avviene, ad esempio, nell'ampio locale che ospita la hall, la lobby e le due sale meeting annesse, suddiviso in 4 zone climatiche. In questo ambiente multifunzione, esposto su quattro lati con numerose vetrate, il mantenimento delle temperature impostate e raggiunte tramite l'intervento dell'unità esterna dedicata è parzialmente garantito dal sistema di recupero. Il meccanismo permette di trasferire energia termica in scambio da una zona riscaldata a una zona raffreddata e viceversa senza l'apporto di energia elettrica del motore esterno. Infatti, l'inversione di ciclo automatica non è a carico dell'unità esterna, ma è realizzata dalla valvola selettrice che ha il compito di consentire al sistema di passare dalla modalità raffreddamento a quella riscaldamento e viceversa in tempi rapidissimi. Rispetto a una soluzione di tipo idronico, il sistema in pompa di calore a recupero di calore a tre tubi permette di ottenere una grande efficienza energetica grazie al trasferimento del calore all'interno dell'edificio, dalle zone raffreddate alle zone riscaldate e viceversa. In questo modo non viene dissipata energia elettrica da parte dell'unità esterna e si ha un risparmio sui costi di gestione di circa il 15%. Ottimi risultati anche sul fronte del comfort ambientale, come spiega il progettista degli impianti tecnici Giorgio Ferraro della ditta Thermoteam di Legnano: «Grazie alla ventilazione meccanica forzata si è potuto garantire un apporto massimo per utente di 50 Nmc/h di aria esterna con un recupero energetico superiore al 65% dell'energia contenuta nell'aria espulsa».
Tommaso Tautonico
autore