01/01/2013 - 01:00

Patres: la pianificazione urbanistica diventa ecosostenibile

Amministrare bene, salvaguardando l'ambiente e facendo risparmiare alle casse comunali si può. Ce lo dice il "Caso Carugate", il virtuoso comune a 15 km da Milano che, anticipando i tempi, ha dato vita nel 2003 a un regolamento edilizio basato su tre criteri: risparmio energetico, utilizzo di fonti di energia rinnovabile e impiego di tecnologie bioclimatiche.
Miglioramento dell'isolamento termico, installazione di impianti solari termici e impianti elettrici efficienti, pannelli radianti, geotermico, tetti verdi, separazione dell'acqua potabile, serre climatiche e utilizzo di materiali naturali sono divenuti, a Carugate, punti saldi di ogni intervento edilizio, dagli adeguamenti di edifici pubblici, ad esempio scuole, alle abitazioni private, agli esercizi commerciali. Ma gli amministratori del piccolo Comune milanese non si sono fermati qui: lo scorso giugno hanno inaugurato un servizio di bike sharing, hanno realizzato la casa dell'acqua comunale e avviato la sperimentazione del "Kyoto asphalt", un asfalto chiaro che consente di combattere il fenomeno delle 'isole di calore', (ovvero quella sensazione che si percepisce a causa del calore rilasciato dall'asfalto quando è irraggiato dal sole) e ridurre temperature e consumi da condizionatori. Quella di Carugate è una delle numerose best practice che sono state illustrate a "Energie rinnovabili, pianificazione urbanistica e regolamentazione edilizia: il ruolo degli enti locali in Europa", conferenza internazionale svoltasi nell'AREA Science Park di Trieste, organizzata nell'ambito di PATRES - Public Administration Training and coaching on Renewable Energy Systems, progetto europeo che promuove l'edilizia sostenibile nelle Pubbliche Amministrazioni.

180 esperti, tecnici e imprenditori provenienti da otto Paesi europei si sono riuniti per confrontarsi su possibili e innovative soluzioni che coniughino sostenibilità ed esigenze socio-economiche. Ad accoglierli il presidente di AREA, Corrado Clini, e il Sindaco di Trieste, Roberto Cosolini. La conferenza ha affrontato i nuovi trend tecnologici, le proposte innovative e le possibili risposte alle problematiche dell'implementazione di Fonti di Energia Rinnovabili (FER) in ambito pubblico e privato. Antonio Lumicisi, del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, presenta l'esperienza del "Patto dei Sindaci" (Covenant of Mayors), un'iniziativa nata per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale. Il "Patto", la cui adesione è su base volontaria, impegna a predisporre un piani d'azione per ridurre di oltre il 20% le emissioni di gas serra ricorrendo alle fonti rinnovabili e migliorando l'efficienza energetica con programmi ad hoc. Lanciata nel gennaio del 2008, l'iniziativa a raccolto l'adesione circa 3000 cittadine europee, tra cui 1300 italiane.

Anche Trieste, ospite dell'evento, ha fatto la sua parte, con un progetto di edilizia eco-sostenibile frutto di una partnership tra Regione Friuli Venezia Giulia, ATER Agenzia Territoriale per l'Edilizia Residenziale di Trieste (capofila del progetto), AREA Science Park e Università degli Studi di Trieste (entrambe partner per supporto scientifico) e il Comune di Trieste. Il progetto prevede la costruzione di 48 alloggi ecosostenibili, situati in Via dell'Acqua, in cui verrà sperimentata l'integrazione fra diverse tecnologie che sfruttano le fonti energetiche rinnovabili o volte al risparmio energetico e che riguardano, ad esempio, l'involucro edilizio, gli impianti termici e di climatizzazione, l'impianto di ventilazione meccanica controllata, un sistema idrico di recupero delle acque, solo per citarne alcuni.
Tommaso Tautonico
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