01/01/2013 - 01:00

WWF sullo scandalo dei rifiuti in Campania

In una nota il WWF ricorda come sia stata la mala gestione a condurre al collasso le istituzioni preposte alla gestione dei rifiuti e, di conseguenza, alla crisi cronica in Campania. Perché esempi virtuosi di raccolta differenziata ci sono anche qui.
 
"Se le accuse rivolte a Marta Di Gennaro, ex vice di Bertolaso alla Protezione Civile, al prefetto Corrado Catenacci e Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del Ministero dell'Ambiente, l'ex governatore Antonio Bassolino, verranno confermate dalla Magistratura ci troveremmo di fronte al tradimento della fiducia da parte di pubblici amministratori. A loro infatti lo Stato ha dato enorme fiducia tanto da consentirgli di operare in deroga alle sue stesse norme. Ma ancora una volta i poteri straordinari, come già nel caso dello scandalo della Protezione Civile, invece che servire per risolvere un'emergenza pur con corsie preferenziali ma comunque nel rispetto delle regole, rischiano di trasformarsi essi stessi in una "Emergenza per la Legalità" - ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia.
 
"Questi rappresentati dello Stato più di qualsiasi altro pubblico amministratore avrebbero dovuto tenere un comportamento irreprensibile mentre siamo costretti a rilevare che i reati contestati sono gravissimi e dimostrano quanto sia fondamentale il ruolo della Magistratura nella difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini. Ruolo che oggi abbiamo sottolineato proprio in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario segnalando l'attività costante della rete dei 300 eco-avvocati del WWF". 
 
"Sappiamo bene che il sistema politico e istituzionale che avrebbe dovuto garantire la gestione corretta del sistema rifiuti in Campania non ha funzionato ed è ancora una volta la Magistratura a doversi far carico di identificare le responsabilità, quando però i buoi sono già scappati - ha sottolineato Stefano Leoni - E' vero che la crisi dei rifiuti attanaglia la popolazione campana e non solo, esasperata dalla mancanza di risposte certe e da interventi risolutivi che possono essere perseguiti con strumenti ordinari senza ricorrere a scorciatoie emergenziali."
 
"Esiste una parte della città di Napoli che ha dimostrato, avendo a disposizione gli strumenti giusti, di poter raggiungere livelli di raccolta differenziata comparabili con le più efficienti città europee. Grazie ad un progetto avviato due anni fa dal WWF 7 quartieri napoletani col 'porta a porta' hanno realizzato il 60% di raccolta differenziata con punte oltre il 90%. Un dato che se replicato sulla città intera toglierebbe ben 27.000 tonnellate di rifiuti in discarica al mese a dimostrazione che i cittadini di Napoli, se ben guidati, superano in efficienza e tenacia i loro stessi amministratori oggi di nuovo sul banco degli imputati".
Lisa Zillio
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