14/11/2012 - 15:00

Viscolube: in tre anni rigenerato il 66% dell'olio usato

Viscolube, azienda leader in Europa nella rigenerazione degli oli usati e all'avanguardia mondiale per la tecnologia impiegata, ha partecipato anche quest'anno a Ecomondo, la fiera internazionale di riferimento per il recupero di materia ed energia e per lo sviluppo sostenibile, all'interno dello stand del Consorzio Oli Usati (COOU).
Viscolube in particolare ha scelto la cornice di Ecomondo per presentare il proprio report di Sostenibilità relativo all'anno 2011, nel quale sono anche presentati i principali risultati dell'azienda degli ultimi tre anni. Nel dettaglio, nel triennio 2009-2011 Viscolube ha lavorato nei propri impianti all'avanguardia di Pieve Fissiraga (Lodi) e di Ceccano (Frosinone), oltre 382.000 tonnellate di olio usato - pari a circa il 66% dell'olio usato raccolto nel nostro paese dal COOU nello stesso periodo - producendo 327.000 tonnellate tra basi lubrificanti (250.000 t.), gasolio (31.763 t.) e asfalto flussato (45.366 t.), con una resa dell'85% sul totale. Solo nel 2011 Viscolube ha lavorato 127.101 tonnellate di olio usato, ricavandone 83.380 t. di basi lubrificanti, 10.178 t. di gasolio e 15.025 t. di asfalto flussato. A valle della lavorazione, gli indicatori di performance ambientale nei due stabilimenti di Pieve Fissiraga (Lodi) e Ceccano (Frosinone) evidenziano, tra l'altro, come la produzione di rifiuti pericolosi a Pieve Fissiraga sia calata del 31% rispetto al 2009; il consumo di energia elettrica invece è diminuito rispetto al 2010 del 3% mentre quello d'acqua è sceso del 13%. Sul fronte della produzione di rifiuti, Ceccano ha segnato una contrazione del 20% rispetto al 2010; sul fronte delle emissioni in atmosfera delle polveri, invece, Ceccano ha segnato una diminuzione dell'82% rispetto al 2009 (Pieve Fissiraga del 63%).

La sostenibilità per Viscolube è un obiettivo strategico a 360° che riguarda anche l'ambiente e la sicurezza del lavoro, nonché la promozione di progetti sostenibili. Per tali voci, nel triennio preso in esame nel report, sono stati investiti più di 18 milioni di euro per l'adozione di tecnologie a ridotto impatto ambientale, per l'installazione di sistemi di riduzione o abbattimento di sostanze inquinanti e per migliorare le condizioni di sicurezza e l'ambiente di lavoro. Nel solo 2011 sono stati investiti investito quasi 4 milioni di euro per migliorare le performance ambientali e oltre 2 milioni per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Sul fronte della sicurezza e la tutela nei luoghi di lavoro, Viscolube ha festeggiato quest'anno 10 anni senza infortuni nello stabilimento di Pieve Fissiraga e 8 anni in quello di Ceccano. Tali traguardi sono stati resi possibili anche grazie a un costante piano di formazione rivolto a tutti i dipendenti: tra il 2009 e il 2011 sono state dunque erogate quasi 8.500 ore formative. Infine, sul fronte del sostegno alle comunità locali (di Pieve e Ceccano) e delle iniziative volte a spiegare il valore del recupero e della rigenerazione degli oli usati, nel corso dei 3 anni sono stati erogati importi pari a circa 1 milione di euro.

"Viscolube sta promuovendo concetti e valori che vanno al di là degli aspetti esclusivamente ambientali, ha dichiarato Antonio Lazzarinetti, Amministratore delegato Viscolube. La nostra 'insistenza' sul Green Public Procurement non nasce da una teoria o da una moda sugli acquisti verdi, ma dalla consapevolezza che tutta la filiera dell'olio usato può e deve essere di effettiva utilità per l'ambiente. I recenti accordi con alcune amministrazioni locali, come quella col comune di Perugia, dimostrano proprio che questo 'insistenza' è giusta e deve e può proseguire. In tal senso, ha concluso l'amministratore delegato di Viscolube, auspichiamo una crescente partecipazione degli enti locali verso il Green Public Procurement degli oli usati, anche in un'ottica di risparmio sul piano della finanza pubblica sempre più carente".
Tommaso Tautonico
autore