23/12/2015 - 10:19

Via libera definitivo alla legge di Stabilità 2016. Ecco cosa cambierà per ambiente ed energia

Il Senato ha approvato, con 162 voti favorevoli e 125 contrari, il disegno di legge di Stabilità 2016 nel testo licenziato dalla Camera, sul quale il governo aveva posto la questione di fiducia.
Si definitivo, con 154 voti favorevoli e 9 contrari, anche al ddl sul bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018. Il disegno di legge di stabilità per il 2016 punta a dare attuazione al percorso di consolidamento fiscale indicato nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015 che, nell'indicare il 2018 come anno di conseguimento del pareggio strutturale di bilancio, espone un obiettivo di indebitamento netto che, dal 2,2 per cento del 2016 (2,4 per cento se si considera la flessibilità di bilancio connessa con la cd. "clausola migranti"), migliora poi progressivamente negli anni successivi fino a posizionarsi, nel 2019, ad un valore positivo di 0,3 punti percentuali di Pil (divenendo quindi un accreditamento netto).
 
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede la manovra in particolare per i settori di ambiente ed energia. Viene prima di tutto istituito un Fondo finalizzato ad interventi di carattere economico, sociale e ambientale nei territori della terra dei fuochi con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Una quota di tale stanziamento è destinata, nel limite massimo di 3 milioni di euro per ciascun anno considerato, alla bonifica del sito inquinato dell'ex area industriale «Isochimica». Si introduce la garanzia statale ai finanziamenti che il commissario dell'azienda siderurgica ILVA è autorizzato a contrarre, nel limite di 800 milioni, per far fronte alle attività di tutela ambientale e sanitaria, risanamento ambientale e bonifica. 
 
Si prevede, altresì, il rifinanziamento degli interventi contro il dissesto idrogeologico per un importo complessivo di 1.950 milioni di euro, nel periodo 2016-2030, di cui 50 per l'anno 2016. La proroga al 31 dicembre 2016 della durata della contabilità speciale relativa alla gestione della situazione di emergenza è finalizzata anche ad attuare gli interventi urgenti per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologic. 
Sono inoltre previste misure riguardanti i parchi nazionali, siti di importanza comunitaria e le bonifiche.
 
Ulteriori disposizioni, infine, incidono sulla ripartizione dei proventi derivanti dalle aste relative alle quote di emissione di gas serra. Il provvedimento stabilisce infatti, che le risorse non impegnate derivanti dai proventi, assegnate ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico vengano destinate al rimborso dei crediti agli operatori che non hanno ricevuto quote di emissione di anidride carbonica (CO2) a titolo gratuito a causa dell'esaurimento della riserva ad esse riconosciuta in quanto"nuovi entranti". Si interviene, infine, sulla destinazione del 50% dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione dei gas a effetto serra al fine di prevedere che sia destinato al completamento del rimborso dei crediti spettanti ai gestori degli impianti "nuovi entranti". 
 
Nel settore energetico si segnala la trasformazione in ente pubblico economico della Cassa conguaglio per il settore elettrico, con una dotazione iniziale di cento milioni di euro. E' istituito, presso Terna spa, un Fondo a garanzia degli impegni assunti per il finanziamento di ciascun interconnector (ossia di ciascuna linea di trasmissione di energia elettrica che attraversa o si estende oltre una frontiera tra Stati membri e che collega i sistemi nazionali di trasmissione degli Stati membri).  Si prevede infine che l'esenzione dall'accisa l'energia elettrica prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza disponibile superiore a 20 kW consumata dalle imprese di autoproduzione in locali e luoghi diversi dalle abitazioni - si applica anche all'energia elettrica prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza disponibile superiore a 20 kW, consumata dai soci delle società cooperative di produzione e distribuzione dell'energia elettrica che non sono state assoggettate a trasferimento all'ENEL in locali ed in luoghi diversi dalle abitazioni. 
 
Infine la manovra modifica l'attuale normativa del settore della ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi (cosiddette attività upstream). Una prima modifica riguarda il divieto di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in alcune zone di mare relativamente al quale sono soppresse le disposizioni attualmente vigenti che consentono di derogare a tale divieto confermando solo la parte della disposizione che fa salvi i titoli abilitativi già rilasciati. Un secondo gruppo di modifiche prevede oltre all'eliminazione del carattere strategico, di indifferibilità e urgenza delle cosiddette attività upstream, l'abrogazione della disposizione che prevede l'emanazione, di un piano delle aree in cui sono consentite le c.d. attività upstream. Si prevede inoltre che le attività upstreams vengano svolte a seguito del rilascio di un titolo concessorio unico e sulla base di un programma generale dei lavori articolato in una prima fase di ricerca(della durata di 6 anni) a cui segue la fase di coltivazione (della durata di 30 anni). 
Rosamaria Freda
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