01/01/2013 - 01:00

Via la patata Amflora dell'Europa

Alessandro Triantafyllidis, presidente nazionale AIAB, chiede al Parlamento e al Consiglio Europeo di riequilibrare i fondi comuni per la ricerca in agricoltura: Secondo AIAB i finanziamenti europei per la ricerca di settore hanno avvantaggiato gli OGM rispetto a modelli di agricoltura sostenibile.
"Risveglio meno chimico e più naturale per i cittadini europei! Accogliamo con soddisfazione l'annuncio della Basf, che ieri sera ha dichiarato di prendere atto della contrarietà dei cittadini europei agli OGM e ha annunciato che concentrerà le sue attività relative alle biotecnologie vegetali sui mercati americani. Una decisione che rappresenta una vittoria per la qualità e la biodiversità delle nostre colture".
Così Alessandro Triantafyllidis, presidente nazionale AIAB, commenta il comunicato con il quale la multinazionale tedesca ha annunciato il suo ritiro dal mercato europeo.

"Oltre alla soddisfazione - prosegue Triantafyllidis - l'annuncio della Basf suscita alcuni interrogativi, ad esempio se con essa lascerà l'Europa anche la patata Amflora, e una preoccupazione circa il destino delle colture e della diversità biologica colturale di Oltreoceano". "Considerando la comprovata avversione degli europei agli OGM in campo e nel piatto - dichiara il presidente Alessandro Triantafyllidis -, chiediamo al Parlamento e al Consiglio Europeo di riequilibrare i fondi comuni per la ricerca in agricoltura nel prossimo Programma Quadro 'Horizon 2020', attualmente in discussione a Bruxelles. Sino oggi, infatti, i finanziamenti europei per la ricerca di settore hanno avvantaggiato gli OGM rispetto a modelli di agricoltura sostenibile, come il biologico. Un vantaggio dalle proporzioni sconcertanti, che vede affluire nelle casse della ricerca sulle biotecnologie vegetali oltre 133 milioni di euro, contro i 41 che arrivano al bio*".

"A rafforzare la decisione della Basf - conclude Triantafyllidis - giunge anche la posizione della Francia, che per bocca dei ministri dell'Ambiente e dell'Agricoltura ha annunciato di voler mantenere la moratoria sul mais transegnico per tutto il 2012".
* Fonte: Co-operative Research on Environmental Problems in Europe (CREPE, 2010), WP6 European priorities in agricultural research - Third-stage report v17/12/2010 - November 2010, in http://www.crepeweb.net/wp-content/uploads/2010/12/crepe-wp6-final-report.pdf
Marilisa Romagno
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