01/01/2013 - 01:00

Verdi: No nuke day per una mobilitazione anti-nucleare

Nel corso della presentazione del dossier "Balle nucleari" sulle "bugie di Scajola e del Governo" riguardo ai costi del nucleare in Italia, il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, ha lanciato per il prossimo 13 marzo 2010 il "No nuke day", una manifestazione contro il ritorno al nucleare per creare un blocco sociale anti-atomo.
Frutto delle analisi condotte dall'agenzia di rating Moody's sulle implicazioni finanziarie di tale investimento, il rapporto presentato dai Verdi sostiene che questo potrebbe essere "un investimento rischioso se non si verifica un intervento economico da parte dello Stato".
Nel dossier, infatti, si legge che il costo dell'energia nucleare "è pari al 20% in più rispetto all'energia eolica e del 29% in più in confronto con quella del gas", senza contare che, secondo quanto detto dall Mit- Massachusetts institute of technology, "il costo di un impianto negli ultimi cinque anni è raddoppiato".
Bonelli ha poi specificato che "Areva, l'azienda francese che produce i reattori Epr, in una proposta per lo stato canadese dell'Ontario, ha quotato in circa 8-9 miliardi di euro le spese per la costruzione di un singolo impianto; ciò vuol dire che l'investimento reale per l'Italia sarà di 32-34 miliardi di euro. Dei quali, presumibilmente, circa 25 dovranno essere ottenuti attraverso l'indebitamento e circa 10 da capitale proprio".
I Verdi sottolineano come "Enel non può farcela da sola a sostenere le spese: si profila dunque un ricorso alle tasche dei cittadini, che si troveranno a pagare questa operazione del Governo, fatta solo per mettere sul tavolo una grande torta di appalti pubblici che verrà divisa tra i soliti noti. Senza contare che con queste spese si bloccherebbero le risorse per l'innovazione e la ricerca sulle altre fonti di energia".
Per questo il 13 marzo 2010 verra' celebrato il "No nuke day", una "grande mobilitazione" di cittadini, forze politiche e sindacali, associazione ambientaliste "contro il ritorno al nucleare".
Da fonti di partito e' emersa la volonta' di "inscenare una simulazione di incidente nucleare a Montalto di Castro" (uno dei siti in lizza per ospitare una delle quattro centrali previste) per far capire concretamente il rischio legato alla presenza di impianti nucleari.
Lisa Zillio
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