01/01/2013 - 01:00

Usa: in arrivo i tetti freddi

Ad annunciarlo è il capo del DOE (Department of Energy) degli Stati Uniti Steven Chu, secondo cui il dipartimento installerà nel prossimo periodo quanti più possibili "tetti freschi o freddi" sugli edifici pubblici.
Lo stesso capo del dipartimento ha anche annunciato una serie di iniziative che mirano alla promozione di questa tecnologia che associa al risparmio energetico una notevole riduzione delle emissioni di gas serra. Come funziona il "tetto freddo"? Questo metodo si basa sull'utilizzo di superfici di colore chiaro o di particolari rivestimenti che hanno la caratteristica di riflettere la radiazione solare incidendo positivamente sull'efficienza energetica.

Secondo uno studio condotto dal Lawrence Berkeley National Laboratory, questo tipo di intervento migliora anche l'effetto "isola di calore urbano", con conseguenze sul microclima cittadino ed evitando un innalzamento delle temperature a livello locale. Inoltre secondo i principi di efficienza energetica degli edifici, il valore della "freddezza" dipende dall'indice di riflettanza solare (SRI) e dalla capacità di emittanza termica, maggiore è la riflettanza e/o emittanza, minore è la temperatura di una superficie e quindi di conseguenza si avrà una diminuzione del calore trasferito all'edificio. I vantaggi sarebbero quindi doppi: contrasto al riscaldamento globale e riduzione delle emissioni climalteranti, ottimo spunto!
Tommaso Tautonico
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