01/01/2013 - 01:00

Unione Europea: definito sistema di certificazione per biocarburanti

La Commissione Europea ha varato una serie di misure per incoraggiare l'industria, i governi e le ONG ad istituire sistemi di certificazione volontari per tutti i tipi di biocarburanti usati nel territorio europeo (compresi quelli importati), definendo gli standard minimi richiesti.
Con questo provvedimento l'Unione Europea vuole garantire il rispetto dei criteri stabiliti a livello comunitario dalla direttiva del 2009 sull'energia da fonti rinnovabili in cui sono fissati gli obiettivi nazionali vincolanti per gli Stati membri che porteranno alla produzione sull'intero terriotorio europeo del 20% di energia rinnovabile rispetto al consumo totale di energia entro il 2020.
Il pacchetto adottato consiste in due comunicazioni e una decisione incentrati sui criteri di sostenibilità per i biocarburanti e sulle azioni necessarie per verificare che siano impiegati unicamente biocarburanti sostenibili.

La Commissione ha introdotto in modo obbligatorio un sistema di auditing, con esperti indipendenti, per controllare che i vari meccanismi di certificazione funzionino a dovere lungo l'intera catena di produzione, dall'agricoltore e dallo stabilimento al commerciante fino al distributore che fornisce la benzina o il carburante diesel alla stazione di servizio.
Inoltre, ha definito, adottando criteri restrittivi, alcune caratteristiche sulla qualità dei terreno e le emissioni di gas ad effetto serra: i biocarburanti non potranno più essere ottenuti da materie prime provenienti da foreste tropicali o da aree deforestate dopo il 2008, da torbiere drenate, zone umide o aree ad elevata biodiversità.
A questo proposito Bruxelles ha sottolineato che le piantagioni di olio di palma non possono essere considerare come foreste e quindi la conversione di una foresta in una piantagione di palme da olio sarebbe in contrasto con i requisiti di sostenibilità.

Infine, ha ribadito che gli Stati membri devono rispettare gli obiettivi nazionali vincolanti in materia di energie rinnovabili e che solo i biocarburanti che consentono di risparmiare grandi quantità di gas a effetto serra potranno essere presi in considerazione ai fini degli obiettivi nazionali.
Questi biocarburanti devono consentire un risparmio di gas a effetto serra rispetto a i combustibili fossili del 35%, che salirà al 50% nel 2017 e al 60% nel 2018 per i biocarburanti prodotti da nuovi impianti.
La decisione adottata da Bruxelles sulla certificazione, anche se fa ricorso ad un sistema volontario, di fatto ne introduce l'obbligatorietà rendendo nullo il valore di tutti i biocarburanti non certificati.

Günther Oettinger, commissario europeo per l'Energia, ha affermato: "Negli anni a venire i biocarburanti saranno l'unica alternativa alla benzina e ai combustibili diesel utilizzati per i trasporti, che causano oltre il 20% delle emissioni di gas a effetto serra dell'Unione europea. Dobbiamo garantire che anche i biocarburanti siano sostenibili. Il nostro sistema di certificazione - il più rigoroso tra quelli esistenti - garantirà che i biocarburanti rispettino gli standard ambientali più severi e avrà ripercussioni positive anche su altre regioni del mondo, perché si applica anche ai biocarburanti importati."
La comunicazione sui sistemi volontari e i valori standard nei biocarburanti dell'UE e il sistema di sostenibilità dei bioliquidi, la comunicazione sull'attuazione pratica del regime UE di sostenibilità per i biocarburanti e i bioliquidi e sulle norme di calcolo per i biocarburanti e la decisione sugli orientamenti per il calcolo degli stock di carbonio nel suolo sono consultabili sul sito dell'Unione Europea.
Lisa Zillio
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