01/01/2013 - 01:00

Una ricetta antinucleare

Gli Amici della terra hanno presentato oggi in un convegno organizzato a Roma sull'effficienza energetica come punto di forza dell'Italia uno studio che evidenzia come l'efficienza energetica costituisca una valida alternativa alla creazione di centrali nucelari.
Da questa ricerca, infatti, appare chiaro che, prendendo come riferimento il potenziale di risparmio energetico al 2020 solo nel settore dell'elettricita', si potrebbero evitare 73 TeraWattora (TWh) di energia elettrica, cioe' il 21,6% dei consumi finali lordi del 2008 (337,6 TWh); un potenziale di risparmio energetico al 2020 che "equivale alla produzione di circa otto grandi centrali nucleari".
Secondo un'indagine realizzata dall'associazione, risulta che il posizionamento dell'Italia rispetto agli indicatori di energia e clima e' in grave ritardo, sia in riferimento a quelli di Kyoto per il periodo 2008-2012, sia in relazione agli obiettivi nazionali al 2020 appena approvati dall'Ue.
La richiesta formulata oggi dagli Amici della terra in vista della conferenza di Copenaghen e' definire "obiettivi ambiziosi" di efficienza in ambito nazionale e regionale e "in coerenza con essi, un'armonizzazione complessiva degli strumenti di incentivazione e penalizzazione nei vari settori di produzione ed uso dell' energia".
Infine e' stato evidenziato che gli interventi di efficienza energetica non hanno costi sociali netti per tonnellata di CO2 ridotta, come invece hanno le fonti rinnovabili, la cattura e il sequestro del carbonio o il nucleare, ma "anzi generalmente essi presentano un vantaggio economico netto per la collettivita".

 
Lisa Zillio
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