01/01/2013 - 01:00

Un vino più «eco»? In bottiglie di carta!

È stata annunciata in Inghilterra l'imminente immissione sul mercato della prima bottiglia di vino interamente fatta di carta. Anche se agli enofili rischia di andar di traverso il primo sorso del loro vino preferito, l'azienda che ha realizzato questo prodotto innovativo ha già intavolato trattative con una importante catena di supermercati e assicura che la bottiglia di carta sarà sugli scaffali ai primi del nuovo anno. Davanti alle preoccupanti previsioni che nei prossimi sette anni l'Inghilterra non avrà più terreni a disposizione da adibire a discariche per i rifiuti, l'azienda della bottiglia di carta sostiene che i contenitori biodegradabili saranno una soluzione importantissima al problema, tanto per i consumatori che per i produttori.
La bottiglia di carta pesa soltanto 55 grammi, rispetto ai 500 grammi di una bottiglia di vetro, e ciò significa che i costi di spedizione verranno considerevolmente ridotti. Inoltre, l'emissione di anidride carbonica per il nuovo contenitore arriva solo al 10 per cento di quella della classica bottiglia di vetro. La bottiglia di carta può essere inserita nel composter e si degrada nel giro di poche settimane.
 
Greenbottle, l'azienda che propone la novità, produce già la prima bottiglia di latte in carta al mondo, in rodaggio presso i supermercati Asda, nel sud ovest dell'Inghilterra, apprezzata dalla clientela più sensibile alle tematiche ambientali. Annualmente in Inghilterra vengono utilizzati oltre 15 milioni di bottiglie di plastica, la stragrande maggioranza delle quali finisce nelle discariche, dove impiegano quasi cinque secoli per decomporsi. «Per quel che riguarda il latte, nei negozi dove sono disponibili, si vendono due-tre bottiglie di carta per ogni confezione di plastica» spiega Martin Myerscough, un imprenditore del Suffolk, inventore della bottiglia di carta. Myerscough ha messo in piedi la sua azienda quando ha appreso, dal gestore di una discarica, che le bottiglie di plastica rappresentano il peggiore grattacapo per quanto riguarda lo smaltimento. Tuttavia, ha voluto conservare la forma della bottiglia del vino nel tentativo di rassicurare il consumatore. «Avremmo potuto spingerci oltre, ma abbiamo inventato un nuovo concetto e non è nostra intenzione spaventare il pubblico. Se vogliamo convincere il consumatore a modificare le sue abitudini, occorre invogliarlo gradualmente».
 
La bottiglia di carta contiene al suo interno un involucro di plastica - riciclabile - in modo da conservare al meglio la bevanda. I prodotti della Greenbottle vengono attualmente confezionati in Turchia, ma è prevista a breve l'apertura di una fabbrica in Cornovaglia. L'azienda si propone di vendere questa tecnologia innovativa ad altre imprese, per consentire loro di fabbricare questi contenitori accanto agli impianti di imbottigliamento e risparmiare così sulle spese di trasporto.
 
I macchinari oggi impiegati sono in grado di confezionare 50 bottiglie di latte al minuto e sono protetti da brevetto. Ma se i consumatori si sono mostrati entusiasti per le bottiglie del latte in carta, avventurarsi nel mercato del vino potrebbe rivelarsi più rischioso. «La presentazione del vino è d'importanza cruciale, qui entriamo in un terreno profondamente arcano» afferma Adam Lechmere, editore della rivista Decanter, una delle più note del settore. «Ai consumatori non importa tanto se il loro vino rispetta l'ambiente oppure no, non è sullo stesso piano della carne e delle verdure. Non siamo ancora pronti a fare con il vino quello che faremmo per il pollo e la sua filiera».
 
Fonte: corriere.it
Vesna Tomasevic
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