01/01/2013 - 01:00

Un piano di risanamento aria per Taranto

"A seguito del superamento nel triennio 2009-2011 del valore obiettivo di concentrazione per il Benzo(a)Pirene e della concomitanza del superamento del numero di superamenti ammissibili di concentrazione massima giornaliera per il PM10, è stato avviato il lavoro di predisposizione di un piano di risanamento per il quartiere Tamburi di Taranto".
Così l'Assessore Lorenzo Nicastro a seguito dell'approvazione in Giunta del Piano di risanamento predisposto per il quartiere tarantino che, continua l'assessore, "è stato influenzato principalmente dalle sorgenti della zona industriale di Taranto e Statte. L'iter di redazione del piano ha avuto anche delle fasi di confronto con alcuni dei soggetti industriali coinvolti per recepire anche delle proposte tese a ridurre le emissioni". "Nei giorni di particolare criticità climatica, i cosiddetti 'Wind Days', all'attività di cokeria viene prescritto di ridurre le operazioni di caricamento, sfornamento e spegnimento di un 10%, mentre a tutte le attività industriali presenti nell'area e soggette ad AIA che presentano materiali polverulenti stoccati in aree esterne, viene prescritto di ridurre la movimentazione dei materiali stoccati all'esterno, filmare o bagnare in maniera doppia rispetto al solito le materie prime, ridurre del 50% la velocità dei mezzi su pista all'interno degli stabilimenti e, infine, di ridurre del 10% il flusso di massa di emissioni in aria per gli inquinanti del Piano. Parallelamente a questo e per la progressiva e definitiva diminuzione delle concentrazioni di PM10 in aria ambiente, il piano - prosegue Nicastro - prevede che le aziende provvedano alla completa copertura degli stoccaggi esistenti all'aperto.

In attesa che ciò avvenga, gli accumuli di materiale dovranno essere delocalizzati in zona sufficientemente lontana dal centro abitato e dalla strada che separa il rione tamburi dallo stabilimento Ilva o ridotti del 19% rispetto alla giacenza media del 2011 allo scopo di limitare l'altezza massima dei cumuli e la conseguente asportazione di polveri per l'azione del vento. All'entrata in vigore del piano le aziende dovranno presentare una relazione tecnica, la cui validità sarà esaminata da Arpa Puglia, che descriva le modalità di adeguamento entro un termine specificato. Ulteriori interventi sono previsti, all'interno del piano, sulla circolazione dei veicoli pesanti nell'area con particolare riferimento a quelli superiori ai 35 q.li, di tipo Euro 0, 1 e 2 per i quali sarà interdetta la circolazione all'interno del quartiere Tamburi, ad eccezione dei mezzi pubblici o di pubblica utilità che dovranno garantire servizio durante le ore notturne. Previste misura anche per le emissioni relative alle attività portuali in relazione allo stazionamento ed alle manovre dei mezzi per la cui riduzione è auspicabile l'elettrificazione delle banchine per il funzionamento dei sistemi a navi ferme".

"Il provvedimento, corposo e puntuale quanto alle evidenze tecnico-scientifiche, è di natura epocale per l'area di Taranto che presenta una forte sofferenza a causa della situazione ambientale; si tratta della naturale conseguenza delle norme sul benzo(a)pirene di cui la Regione Puglia si è dotata cui fanno seguito atti concreti di amministrazione attiva a tutela di salute, ambiente e sicurezza sul lavoro. Tuttavia va detto che viste le implicazioni di tipo sociale ed economico legate alle misure di risanamento da adottare, e vista la correlazione tra gli eventi di inquinamento dell'aria e particolari condizioni meteorologiche riguardanti, in particolare, direzione e velocità del vento, che favoriscono il trasporto degli inquinanti dall'area industriale nelle zone abitate, si è ritenuto di focalizzare alcune misure nei cosiddetti "Wind Days", che concentrano in se gran parte delle criticità ambientali per quanto riguarda la qualità dell'aria. Auspichiamo che - conclude l'Assessore - vi sia una forte collaborazione di tutti gli attori al fine di far rientrare i parametri emissivi e poter così programmare una sorta di exit strategy dall'impasse ambientale che stringe Taranto in questo momento".
Tommaso Tautonico
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