01/01/2013 - 01:00

Un corridoio ecologico avrebbe salvato il lupo travolto da un treno

Stava andando alla ricerca di nuovi territori quando un treno l'ha travolto a Prata di Vogogna, in provincia di Verbano Cusio Ossola, in uno dei Comuni interni al Parco nazionale Val Grande. Un corridoio ecologico gli avrebbe salvato la vita.
 
Fa discutere il caso del lupo ucciso da un treno all'interno del Parco nazionale Val Grande.
LIPU-BirdLife Italia ha sottolineato come questo "episodio dimostra l'importanza della tutela delle reti ecologiche, delle aree protette e delle loro interconnessioni: se l'ambiente è aggredito da insediamenti e infrastrutture, gli animali selvatici non riescono a spostarsi e rischiano la vita".
 
"Anche in aree protette dalle grandi valenze naturalistiche come è questa - ha spiegato l'associazione - la presenza di infrastrutture, l'uso intensivo delle risorse, gli insediamenti abitativi e produttivi minacciano l'integrità degli ecosistemi e costringono la fauna selvatica a spostamenti sempre più difficoltosi."
"Il ritrovamento del lupo - ha dichiarato Tullio Bagnati, direttore del Parco Nazionale Val Grande - se per un verso porta in sé la positività della sua prima apparizione nel territorio di un comune del parco, e quindi delle potenzialità di ripopolamento dell'area protetta, dall'altra con il suo decesso cruento conferma la necessità di un lavoro attento sulle barriere infrastrutturali che possono compromettere importanti corridoi ecologici".
 
"Nessuna area protetta, per quanto grande può da sola evitare la perdita di una qualsiasi specie animale e il processo di frammentazione ambientale di origine antropica va superato con l'individuazione di opportuni elementi di connessione tra ambiti di diversa connotazione naturale" ha spiegato Bagnati.
In conclusione Bagnati ha aggiunto "In questo senso è ad esempio strategica la connessione tra aree del Parco nazionale e fondovalle del Toce ove è stato rinvenuto il lupo, fondovalle che vede la compresenza di zone fortemente urbanizzate e aree SIC e ZPS".
 
Proprio su questi temi la LIPU è impegnata da 2009 assieme al Parco Nazionale Val Grande, la Fondazione Cariplo, la Provincia di Verbano Cusio Ossola e altri parchi e riserve regionali nella stesura di una Carta delle connessioni ecologiche in grado di individuare e proteggere tutti i corridoi naturali che collegano aree protette e siti Rete Natura 2000.
 
Lisa Zillio
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