03/02/2013 - 16:41

Tutela territorio, nuovi interventi edilizi e vincolo paesistico.

I giudici affermano che, in virtù del principio della tutela del territorio, il nuovo intervento edilizio in un'area sottoposta a vincolo paesistico è ammissibile a condizione che ne gli interessi sottesi.

Un'area sottoposta a vincolo paesistico può essere oggetto di interventi edificatori posteriori alla sua realizzazione.


Può, in particolare, tollerare interventi edilizi rispettosi degli interessi sottesi ai vincoli imposti nella zona.


Tale posizione è giustificata dalla considerazione contenuta nella sentenza del Consiglio di Stato, Sez. VI, n. 115, del 11 gennaio 2013 per cui la nuova struttura edificata contribuisce ad aggravare, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, il danno arrecato dalle costruzioni non rispettose di tali finalità.


 A corollario di quanto rilevato (Cons. Stato, Ad. plen., 14 dicembre 2001, n. 9) è stato affermato che l'autorità preposta alla tutela del vincolo deve esercitare il proprio potere motivando adeguatamente riguardo la compatibilità con il vincolo paesaggistico dell'opera specificamente assentita considerando tutte le circostanze rilevanti nel caso di specie.
A complemento di quanto individuato, si deve ricordare il potere di cogestione del vincolo paesistico per la difesa del territorio attribuito all'autorità statale (Corte cost., 27 giugno 1986, n. 151; 18 ottobre 1996, n. 341; 25 ottobre 2000, n. 437), che legittima un giudizio di incompatibilità degli interventi progettati rispetto ai valori paesaggistici compendiati nel vincolo.
 

Alessio Elia
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