01/01/2013 - 01:00

Toscana: 25 milioni per i giovani e l'agricoltura

"La Regione investirà 25 milioni di euro, a valere sul piano di sviluppo rurale, per sostenere le filiere e per favorire le imprese di giovani agricoltori. Circa 10 milioni saranno destinati alla filiera cerealicola, 5-6 milioni alla zootecnia, il resto nei rimanenti settori dell'agricoltura toscana, con particolare riferimento alla filiera vitivinicola e al florovivaismo".
Lo ha annunciato l'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori durante la presentazione del rapporto su "La cooperazione agricola in Toscana: stato attuale e scenari futuri", svoltasi nei giorni scorsi e realizzato da Giovanni Viviani per Legacoop agroalimentare. Una mattinata di lavoro, tenuta al palazzo degli Affari di Firenze, che ha visto, al termine, una conferenza stampa con la presenza, oltre all'assessore Salvadori, di Roberto Negrini, presidente di Legacoop agroalimentare e Claudio Vanni in rappresentanza di Unicoop Firenze. Dal rapporto di Legacoop sono emersi elementi di criticità che - è stato sottolineato - possono ritenersi indicativi dell'agricoltura toscana. Fra questi la frammentazione delle aziende, la piccola dimensione, l'età avanzata di molti agricoltori. Due dati su tutti: il 34% ha più di 70 anni, il 59% ha più di 60 anni. Il pericolo: quello dell'abbandono dei terreni nell'arco di una decina d'anni.

Da parte di Legacoop agroalimentare si è avanzata, fra l'altro, la proposta di costituire una "banca della terra", tale da offrire una soluzione all'agricoltore anziano che vuol lasciare l'attività. Ad esempio la possibilità di vendere o affittare il proprio terreno ad un altro socio, magari un giovane. Una proposta che è piaciuta all'assessore Salvadori, che l'ha raccolta. «Occorre - ha detto Salvadori - che tutti insieme, Enti pubblici e privati, si lavori per una svolta. Dobbiamo essere convinti di questo e dobbiamo guardare con fiducia al futuro.» Salvadori si è detto convito che non esista una ricetta, ma molte linee di intervento sulle quali si deve agire contemporaneamente. «Noi non vogliamo che un imprenditore abbandoni perchè la sua azienda è troppo piccola - ha detto esemplificando - vogliamo offrirgli possibilità di aggregazione. Dobbiamo creare un sistema nel quale tutti abbiano convenienza a stare, nel quale il reddito per ciascuno sia garantito ed equo.» In particolare l'assessore ha poi spiegato che la Regione sta lavorando in una logica di filiera.

«Stiamo lavorando con concretezza e in una logica di unitarietà. Con la filiera cerealicola e con quella zootecnica stiamo raggiungendo dei primi rislultati interessanti. Fra i punti principali del nostro lavoro - ha sottolineato - c'è la distribuzione del reddito, con l'impegno a superare le marginalità, e la questione del credito. Stiamo lavorando ad una proposta per migliorare la capitalizzazione delle imprese, che entro ottobre potremo rendere pubblica. Stiamo lavorando anche con la grande distribuzione cooperativa in maniera mirata, in particolare sulla zootecnia». Sulla questione che riguarda i giovani l'assessore ha precisato che gran parte delle misure cui si sta lavorando sulle filiere saranno volte a incentivare e supportare le imprese giovanili. «Inoltre - ha aggiunto - la Regione possiede in Toscana molte migliaia di ettari di terreno agricolo che potrebbero essere messe a disposizione in modo che si recuperi la funzione pubblica dell'agricoltura.» Salvadori ha detto in proposito di condividere eventuali progetti che puntino a mettere insieme gli istituti agrari della Toscana con le cooperative in modo da favorire l'insediamento dei giovani.

L'assessore ha concluso ribadendo la multifunzionalità dell'agricoltura che caratterizza particolarmente la Toscana per il suo paesaggio legato alle produzioni dell'olio, del vino e dei cereali. «Senza tutto questo - ha concluso - la Toscana perderebbe gran parte della sua capacità attrattiva per i visitatori che vengono da tutto il mondo.»
Tommaso Tautonico
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