01/01/2013 - 01:00

Torino: il carcere diventa ecosostenibile

Grazie al progetto "Liberiamo le competenze", realizzato in collaborazione con il gruppo Saint-Gobain, l'Agenzia energia e ambiente di Torino e la fondazione Casa di carità arti e mestieri, 24 reclusi del carcere torinese hanno lavorato per renderlo più eco-sostenibile.
Il progetto finanziato dalla Regione Piemonte ha previsto un corso di formazione teorico-pratico sulla riqualificazione energetica degli edifici che ha coinvolto ben 24 detenuti della casa circondariale di Torino "Lorusso e Cotugno". In seguito a questo percorso formativo, gli stessi detenuti, hanno lavorato per apportare una serie di migliorie energetiche alla struttura. Pietro Buffa, direttore del carcere, commenta così l'esperienza: "L'obiettivo della nostra formazione è fornire alle persone professionalità davvero spendibili una volta fuori; i detenuti hanno fatto formazione su tecniche e materiali e hanno lavorato dalle 8 alle 11 e dalle 13 alle 15, in linea con gli orari che regolano la vita del carcere". Oggetto dei lavori sono stati gli interventi di impermeabilizzazione e coibentazione delle pareti interne ed esterne delle palazzine amministrative della casa circondariale.

I risultati degli interventi apportati sono ben evidenti, il costo annuo del riscaldamento passerà dagli oltre 26 mila euro a poco più di 7 mila, abbattendo del 70% le spese; stesso discorso vale per il consumo del metano che passerà dai 48 mila metri cubi a poco più di 12 mila. Grande soddisfazione anche da parte del presidente Gianni Scotti del gruppo Saint-Gobain che commenta "Abbiamo creduto sin dall'inizio in questo progetto, è un'iniziativa in cui si coniugano l'aspetto umano, sociale e ambientale. Ci auguriamo che casi virtuosi come questo, dove pubblico e privato si incontrano in modo proficuo, si possano ripetere altrove". Noi, come redazione, non possiamo far altro che diffondere una notizia simile, nella speranza che interventi simili possano davvero ripetersi.
Tommaso Tautonico
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