25/03/2013 - 17:26

Terragno. Teatro senza previa cottura

Cibo segni musica e parole. Un monologo di pancia per raccontare le Storie Terragne di sei curatori della terra nel rispetto della sua fertilità, dei suoi ritmi e dei suoi sapori autentici, edite dall'associazione "In alto a sinistra". Una performance che intreccia parole, segni-vivi, canti e suoni accompagnata dai sapori della biosteria Piccapane.
Appuntamento per giovedì 28 marzo 2013 - ore 21.00 - Azienda Agricola Piccapane, cda Spadafore - Cutrofiano (Lecce).

Torna in scena nell'insolito palcoscenico dell'azienda agricola Piccapane di Cutrofiano (Le) la performance "Terragno. Teatro senza previa cottura", messa in corpo scenico dei racconti di "Storie Terragne", libro-oggetto edito dalle Libere edizioni dell'associazione "In alto a sinistra".

Dopo l'esordio del 20 ottobre scorso nella più ampia cornice del "P-orto di Terra", il teatro ispirato alle storie di 5 coltivatori e una coltivatrice resistenti ritorna giovedì 28 marzo alle ore 21. Per la circostanza, una particolare "ultima cena" preparata dalle esperte mani delle cuoche di Piccapane, un luogo in cui il cibo viene prodotto in modo naturale nel rispetto dei ritmi della terra e trasformato con cura. La biosteria nasce per volere di Giuseppe Piccapane, uno dei protagonisti delle storie raccontate all'interno del libro ed evocata dalla performance prodotta dall'associazione "In alto a sinistra".

"Terragno. Teatro senza previa cottura" è un 'monologo di pancia' che si ispira ai racconti redatti da Maira Marzioni da cui muove la recitazione autentica ed essenziale dell'attore calabrese Francesco Aiello. Ad accompagnarla, la scrittura segnica di Gianluca Costantini che dà forma su un telo bianco e sul corpo dell'attore alle storie, in una suggestione improvvisata di parole e immagini. Lo scenario induce lo spettatore a inserirsi in un'atmosfera da cantastorie contemporanei che tramandano racconti "tra tecnologia e pero selvatico". La prova sarà arricchita dai ritratti sonori di Silvia Liuti e Michele Piombetti, cantante e chitarrista marchigiani che hanno avviato una ricerca di musiche da semenzaio: un repertorio che riporta i volti protagonisti delle storie terragne in una dimensione ancestrale, ai bordi di un mediterraneo legato alla terra, al dolore, all'amore.

A stringere lo spettacolo, un approntamento di parole, segni, odori e visioni curato da "In alto a sinistra", collettivo di persone che con diversi linguaggi espressivi e differenti esperienze ha deciso di cercare nuovi approdi perché le Storie possano ancorarsi e vivere nei diversi luoghi in cui vengono presentate.

Il libro "Storie Terragne" nasce nell'ambito del progetto di Principi Attivi 2010 "Ter/ragno. Storie di enodissidenti e gastroribelli".

Le storie di Maira Marzioni, consegnate al segno essenziale di Gianluca Costantini, grazie alla cura di Francesco Maggiore, hanno trovato porto sensibile nel libro-oggetto "Storie terragne". Al suo interno, tracce degli esperimenti di tipografia e calcografia impropria che hanno caratterizzato la ricerca avviata durante questa esperienza di racconto: timbri autoprodotti, orme di cibo e di elementi vegetali e caratteri tipografici originari, "radiciosi", come le storie che vanno a raccontare.

(autore: Maria De Giovanni)
Redazione
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