01/01/2013 - 01:00

È tempo di una Corte internazionale per l'Ambiente?Un seminario sul ruolo dell'Italia a Rio+20

La Fondazione ICEF organizza in Campidoglio un incontro in vista della conferenza Onu in programma a Rio de Janeiro a metà giugno. Obiettivo: stimolare l'Italia a farsi portavoce della proposta di creare un'Agenzia mondiale e una Corte internazionale per l'Ambiente.
Oltre trenta tra relazioni e interventi. Esponenti delle istituzioni italiane e dell'Unione europea, economisti, climatologi, rappresentanti delle associazioni ambientaliste e delle principali sigle impegnate nella green economy. Tutti riuniti in Campidoglio per una giornata-seminario organizzata dall'Icef (International Court of the Environment Foundation) con un solo obiettivo: fare pressione sul nostro governo perché si faccia portavoce della proposta di creare una Corte Internazionale per l'Ambiente, durante i lavori di Rio+20, la conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile in programma a Rio de Janeiro nella seconda metà di giugno.

L'appuntamento romano è in programma il 9 maggio prossimo, nella Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini. Dopo gli interventi del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno e dei rappresentanti dei ministeri degli Esteri e dell'Ambiente, patrocinatori dell'evento, i lavori saranno divisi in due sessioni. Nella sessione mattutina, coordinata da Carlo Maria Grillo, membro italiano del Forum europeo dei Giudici per l'Ambiente, si analizzeranno i vantaggi connessi con la creazione di un'Agenzia mondiale e di una Corte internazionale abilitate a sanzionare i reati ambientali su scala planetaria. Una proposta che l'Icef aveva avanzato già durante la Conferenza Onu di Rio de Janeiro del 1992 e che è stata ripresa, autorevolmente, da Papa Benedetto XVI, nella sua enciclica Caritas In Veritate. E che, ultimamente, è stata oggetto di una risoluzione approvata dal Parlamento europeo.

Ad introdurre i lavori, le relazioni di Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace; Vittorio Prodi, europarlamentare; Paolo Soprano, vicepresidente del Comitato preparatorio Rio+20; Pier Carlo Padoan, capo economista dell'OCSE. Durante il dibattito, interverranno tra gli altri: Bernardo De Bernardinis, presidente dell'Ispra; Roberto Tortolì, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera; Francesco Ferrante, membro della Commissione Ambiente del Senato; Mauro Libé, membro della Commissione d'inchiesta sui rifiuti della Camera; Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia.

"Vorremmo - spiega Amedeo Postiglione, direttore Icef e presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione - che questa sessione di lavori, oltre a illustrare nel merito la proposta di istituzione di una Corte mondiale per l'Ambiente, serva per far esprimere ai molti autorevoli esponenti delle istituzioni nazionali e locali la loro opinione chiara sull'argomento e aiuti a costruire una 'massa critica' che faccia pressione sul governo italiano in vista dei lavori di Rio". La seconda sessione avrà invece l'obiettivo di guardare oltre l'appuntamento di Rio+20 analizzando le esperienze migliori nella strada della costruzione di un'economia a ridotto impatto ambientale.

Un traguardo che non sarà possibile senza la lungimiranza del nostro tessuto imprenditoriale, il contributo attivo degli enti locali e l'attenzione della società civile. I lavori, coordinati da Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, saranno introdotti da una relazione dell'economista Stefano Zamagni. Seguiranno gli interventi di autorevoli esponenti degli enti territoriali, di importanti realtà imprenditoriali, delle categorie produttive e delle associazioni ecologiste. Interverranno tra gli altri, Marco Visconti, assessore all'Ambiente di Roma Capitale; Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola; Stefano Masini, responsabile Ambiente e territorio di Coldiretti; Emanuele Burgin, presidente del Coordinamento nazionale Agende 21 Locali.
Marilisa Romagno
autore