10/12/2012 - 14:00

Tassa rifiuti per agriturismi, un principio iniquo?

"Gli agriturismi non possono pagare la stessa tassa per i rifiuti di altre strutture turistiche come gli alberghi". Lo sostengono Cia, Confagricoltura e Copagri, citando quanto affermato dalla commissione tributaria della Liguria, la quale sostiene che l'attività agrituristica non può essere assoggettata alla tassa prevista per gli alberghi, in quanto, ai sensi della vigente normativa statale e regionale, si tratta a tutti gli effetti di una attività agricola.
Come spiegano i presidenti provinciali di Cia Gianfranco Santi, Confagricoltura Giuseppe Mariotti e Copagri Claudio Nasoni, "le sentenze delle commissioni tributarie, come della stessa Corte di cassazione, non sono vincolanti per i successivi giudizi su materie analoghe, ma costituiscono comunque un precedente significativo ai fini della proposta su eventuali ricorsi". I tre presidenti delle associazioni agricole ritengono la tassa sui rifiuti "particolarmente esosa. L'attività agrituristica è complementare al lavoro in campagna e per l'agricoltore costituisce un completamento del reddito. Siamo alle prese con tabelle di pagamento esagerate e in nessun modo giustificabili. L'agriturismo non può essere paragonato ad altre strutture di ospitalità come gli alberghi, e nemmeno può pagare le stesse cifre per la tassa sui rifiuti.

In un momento come questo, dove l'agricoltura si dibatte tra aumenti dei costi e prodotti malpagati dal mercato, l'attività agrituristica è fondamentale per molti agricoltori per compensare le perdite. E proprio per questo non può essere inficiata dal principio per cui la tassa sui rifiuti è uguale per tutti, sia per le strutture di città - capaci anche di centinaia di posti - che per quelle di campagna, dove la capacità ricettiva è assai più contenuta. Si dimentica un principio fondamentale: l'agriturismo è attività agricola".
Tommaso Tautonico
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