16/10/2013 - 00:20

TARES o proroga TARSU e TIA?

L'Atto della Camera 1544-A, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, recante disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici, sembra proprio che riesumi, dopo una morte apparente, la TARSU e la TIA.
Il testo uscito dalle commissioni, di cui sono relatori l'On Rocco PALESE, per la Commissione V Bilancio, e l'on. Marco CAUSI, per la Commissione VI Finanze, sembra andare proprio in questa direzione. La modifica sostanziale è introdotta dal comma 4-quater dell'art. 5, e verrebbe senza dubbio salutata con favore dai Comuni alle prese in questi giorni con le quadrature dei Piani Finanziari e con le simulazioni della TARES.
 
E' ormai consolidato il fatto che le simulazioni della TARES portano ad aumenti considerevoli per i bar, i ristoranti e per gli ortofrutta e i fiorai, e tra le utenze domestiche per le famiglie con 4 o più componenti.
 
Forte, quindi, la tentazione, in questo periodo di grave crisi, soprattutto per i comuni che nel 2012 erano a regime TARSU, di non modificare nulla o quasi.
 
Il testo uscito dalle commissioni, infatti, consentirebbe di prorogare lo status quo, fatta eccezione per la maggiorazione dei 30 centesimi prevista dall'articolo 14, comma 13, del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011.
 
L'art. 5, comma 4-quater recita testualmente: "In deroga a quanto stabilito dall'articolo 14, comma 46, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e al comma 3 del presente articolo, per l'anno 2013 il comune, con provvedimento da adottare entro il termine fissato dall'articolo 8 del presente decreto per l'approvazione del bilancio di previsione, può stabilire di continuare ad applicare il medesimo tributo o la medesima tariffa relativi alla gestione dei rifiuti urbani utilizzati nel 2012. In tale caso, sono fatti comunque salvi la maggiorazione prevista dal citato articolo 14, comma 13, del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, nonché la predisposizione e l'invio ai contribuenti del relativo modello di pagamento. Nel caso in cui il comune continui ad applicare per l'anno 2013 la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU), in vigore nell'anno 2012, la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo è assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso." 
 
A questo punto non resta che aspettare la conclusione dell'iter di conversione del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, che dovrà avvenire entro il 31 ottobre.
Riccardo Bandello
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