Spalma incentivi: modifiche per fotovoltaico su tetto e autoconsumo

Il testo, approvato dal Senato, è attualmente all'esame delle commissioni Ambiente e Attività produttivi della Camera che ne hanno modificato - senza però stravolgerli - i contenuti. 

 

In particolate le commissioni hanno approvato alcuni emendamenti che riguardano il fotovoltaico su tetto e l'autoconsumo. All'articolo 25 (Disposizioni urgenti in materia di scambio sul posto) è stato approvato l'emendamento 25.02, firmato da un gruppo di deputato capeggiati da Ermete Realacci, che innalza la soglia di applicazione della disciplina dello scambio sul posto fino a 500 kW per gli impianti a fonti rinnovabili che entrano in esercizio a decorrere dal primo gennaio 2015, "fatti salvi gli obblighi di officina elettrica". Passa dal 5 al 6% la riduzione per le taglie da 200 a 500 kW e scende dal al 8% il taglio per gli impianti sopra ai 900 kW come ridisegnata dalle modifiche approvate al Senato.

 

Inoltre, secondo le modifiche apportate dalle commissioni, per gli impianti a fonti rinnovabili di potenza inferiore o uguale a 20 kW, ivi inclusi quelli già in esercizio al primo gennaio 2015 non si pagheranno gli oneri di sistema sull'energia autoconsumata previsti dall'articolo 24 del decreto in conversione.

 

E ancora. L'emendamento 30-bis.01, di cui è primo firmatario Crippa, dispone che "la variazione della rendita catastale dell'immobile che ospita impianti fotovoltaici è obbligatoria solo se la potenza dell'impianto è maggiore di 7 kW e il valore dell'impianto incrementa di oltre il 40 per cento la rendita catastale".  

 

Il provvedimento dovrà ora passare all'esame dell'Aula di Montecitorio per poi ritornare al Senato per la seconda lettura ed essere approvato entro il 24 agosto.